Il Tesoro (Latini)/Libro I/Capitolo LIX
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Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo LIX. Della valente femina di Iudit
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Capitolo LIX.
Della valente femina di Iudit1
Iudit fu una donna vedova figliuola di Merari, dello lignaggio di Simeone, e fu di grande coraggio, e più forte di nullo uomo.
Ella non temè niente la forza2 di Oloferne, anzi si mise a rischio di morte, per scampare lo popolo, e sì l’uccise mentre ch’egli dormia, senza onta del suo corpo, e portò il capo suo alli suoi cittadini, per la qual cosa ellino ebbero vittoria contro quelli dell’oste.
E visse centocinque anni, e fu seppellita nella spelonca3 di Manasse suo marito, nella città di Betulia4 nella terra di Iuda intra Dotim e Baallim5.
Note
- ↑ Il t ed il ms. Vis. De Iudith, senz’altro. Corretto col t Meraude delle stampe, in Merari.
- ↑ Il t les furors des rois; ainz se offri à mort por sauver le peuple. Sopprime poi il traduttore il nome di Oloferne più sotto: ele ocist Olofernem.
- ↑ Il t sepulchre. Il ms. Vis. concorda con Bono: spilonca.
- ↑ Le stampe leggono Iusmapulia. Il t legge Manapulia. La storia, Betulia.
- ↑ Corrette l’errate stampe in terra Doctobalim, col ms. Vis. e col t entre Dotim et Baalim. I nomi della Bibbia sono Doctain e Balin. Così il Sorio.