Il Tesoro (Latini)/Illustrazioni al Libro V/Capitolo XVII
Questo testo è incompleto. |
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
◄ | Illustrazioni al Libro V - Capitolo XVI | Illustrazioni al Libro V - Capitolo XVIII | ► |
286 |
È soverchio ripetere quanto siill’api scrissero molti entomologi, e correggere gli errori volgari riferiti dal maestro Brunetto. Osserviamo piuttosto come l’esule adombri con molto affetto nella descrizione del governo delle api, e delle doti del re, le virtù civili di governati e di governatori, delle quali a quei giorni aveva grande bisogno la sua nazione, e della mancanza delle quali egli era vittima, come qua e là con generoso lamento ricorda nel suo Tesoro.
Capitolo XVIII.
Il Carrer avverte, che nelle tre edizioni, dopo le parole: «E’ 1 suo polmon schiara gli occhi a chi gli ha turbati» concordemente si legge. «perchè la Bibbia ne comanda, che nullo debba mentire di vero, ne disdire quello che sia prode e non puote.» Appartava il brano in una nota, non avendo agio di consultare il testo francese. In queto si legge: «La Bible commande que nus n’en maujast» senza più.
Come si e annotato nel testo, questo inciso non si legge in Alberto Magno, dal quale è attinto il capitolo.