Il Tesoro (Latini)/Illustrazioni al Libro V/Capitolo XLIX

Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo XLIX
Illustrazioni al Libro V - Capitolo XLVII Illustrazioni al Libro V - Capitolo LI
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coniato

dal inaosli’o. ed a unii nolo: ma sihhciic

un allfo

Come talvolta stauiio a riva i l)Uichi, Che parte sono in acqua e parte in terra; E come là tra i Tedeschi hii-chi

Lo hevero s’assetlli a far sua jiuei-ra; Così la liera pessima si stava Su Torlo, che. di pietra, il sahhion serra.

(lur. XVII.)

Capitolo XLIX.

.

Questo caitilolo lii molto guasto dagli aìiianueii.si, e fu corretto secondo il testo francese. In un grave errore cadde il volgarizzatore, che corressi nella stampa, senza farne cenno, per qui ragionare con maggior agio.

Bono scrisse: «E sappiate, che quando il cervio tiene le orecchie chinate, egli non ha gotta, e quando le drizza ha grievamento.»

Il l’dice: «Et tant sachiez, que quant li cerf tiennent les oreilles enclines, il n’oent goûte: mais quant il les drecent amont, il oent molt agilement.»

Quel gou/ maleaugurato fece a Bono travedere la gotta, e tutto assorto in esìa, non tradusse, ma

deformò il testo. Avrebbe schivato questo malanno, [p. 312 modifica]
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e avesse avuto iunauzi il testo della l)il)lioteca dei Capitolo di Verona: «Et sachiez que quant cerf tienent les oreilles inclines, il ne oit; et les adresse quant il oit agrivement.»

Solino, dal capitolo XXXI del quale Brunetto tradusse questi prodigi del cervo, dice: Rectis auribus acutissime audiunt, submissis vero nihil.

Buono per noi, che trovammo il dittamo per
guarire la mortale ferita.

Del qual dittamo parla poeticamente il libro XII dell’Eneide:

Hic Venus indigno nati concussa dolore
Dictamum geuitrix Cretaea carpit ab Ida:
Pul)eribus caulem foliis et flore comantem
Purpureo: non illa feris incognita capris
Gramina. (puim tergo volucres haesere sagittae.

Capitolo LI.

Il capitolo XX\’ di Solino soniniiiiistrò Jiiollc notizie al maestro, fra le quali sono questi due fatti, che giovarono alla correzione del Volgarizzamento. «lasoue Li(;io interfecto, canis ipsius aspernatus cibum inedia obiit. Lisimachi regis canis flammis se injecit, incenso domini rogo, et iaiiter igni absum tlis ost.»