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coniato

dal inaosli’o. ed a unii nolo: ma sihhciic

un allfo

Come talvolta stauiio a riva i l)Uichi, Che parte sono in acqua e parte in terra; E come là tra i Tedeschi hii-chi

Lo hevero s’assetlli a far sua jiuei-ra; Così la liera pessima si stava Su Torlo, che. di pietra, il sahhion serra.

(lur. XVII.)

Capitolo XLIX.

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Questo caitilolo lii molto guasto dagli aìiianueii.si, e fu corretto secondo il testo francese. In un grave errore cadde il volgarizzatore, che corressi nella stampa, senza farne cenno, per qui ragionare con maggior agio.

Bono scrisse: «E sappiate, che quando il cervio tiene le orecchie chinate, egli non ha gotta, e quando le drizza ha grievamento.»

Il l’dice: «Et tant sachiez, que quant li cerf tiennent les oreilles enclines, il n’oent goûte: mais quant il les drecent amont, il oent molt agilement.»

Quel gou/ maleaugurato fece a Bono travedere la gotta, e tutto assorto in esìa, non tradusse, ma deformò il testo. Avrebbe schivato questo malanno,