Il Tesoro (Latini)/Illustrazioni al Libro I/Capitolo XI

Illustrazioni al Libro I - Capitolo XI

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Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Illustrazioni al Libro I - Capitolo XI
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Capitolo XI.


Una dottrina simile a questa ha Dante nel XVII del Purgatorio.

Nè Creator, nè creatura mai,
     Cominciò ei, figliuol, fu senza amore.
     naturale, o d’animo; e tu ’l sai.
La natura fu sempre senza errore;
     Ma l’altro puote errar per malo obbietto.
     per troppo, o per poco di vigore.
Mentre ch’egli è ne’ primi ben diretto,
     E ne’ secondi sè stesso misura,
     Esser non può cagion di mal diletto:
Ma quando al mal si torce, o con più cura,
     O con men che non dee, corre nel bene,
     Contra il Fattore adovra sua fattura.


Ancora sul Capitolo XI.


Il terzo capoverso di questo capitolo è manifestamente tradotto dal Sententiar. I. 9, di Isidoro. Ecco il testo: Nullam esse naturam mali constat, quia natura omnis aut incommutabilis, ut Deus, est; aut commutabilis, ut creatura, est. Malum vero ideo natura nulla est, quia accedendo in bonam naturam efficit eam vitiosam, quod quum discedit, natura manet, [p. 178 modifica]et malum quod inerat, nusquam est. Ex eo quod vitium nocet naturae, agnoscitur vitium naturam non esse, quia nihil quod naturale est, nocet.

Corressi la lezione del Volgarizzamento secondo il t francese. Il t poi non è traduzione fedele del brano citato di Isidoro. Non volli mettervi mano, ma solo avvertirne il lettore, perchè Brunetto potrebbe avere errato nel tradurlo, forse per colpa del cattivo codice che la sua ventura gli fece venire tra le mani. Io mi proposi di correggere criticamente e non di insegnare il latino a Brunetto.