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et malum quod inerat, nusquam est. Ex eo quod vitium nocet naturae, agnoscitur vitium naturam non esse, quia nihil quod naturale est, nocet.
Corressi la lezione del Volgarizzamento secondo il t francese. Il t poi non è traduzione fedele del brano citato di Isidoro. Non volli mettervi mano, ma solo avvertirne il lettore, perchè Brunetto potrebbe avere errato nel tradurlo, forse per colpa del cattivo codice che la sua ventura gli fece venire tra le mani. Io mi proposi di correggere criticamente e non di insegnare il latino a Brunetto.
Capitolo XII.
Questa dottrina sugli angeli, è di s. Tommaso, (Summa pars I, quaest. IX ad secundum): Angeli habent immutabilitatem electionis ex divina virtute. Dimostra poi, che ex natura est in eis mutabilitas secundum electionem ex bono in malum. De quolibet ordine quidam peccaverunt (Quaest. 63).
Dice di Lucifero: «E perciò ch’egli peccò senza nulla cagione, cadette di cielo in terra senza nullo ritorno» ecc. L’oscuro concetto, è chiarito più sotto, dove dice dell’uomo: «L’uomo trovò perdono, perciò che la fallenza del peccare, venne in lui da parte del corpo, ch’è del limo della terra. Ma gli angeli cacciati peccaro, che non ebbero caricamento di nulla carne, né di nulla malizia.»