Il Sofista e l'Uomo politico/Il Sofista/XXI
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Traduzione dal greco di Giuseppe Fraccaroli (1911)
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XXI.
Teet. E come non sarebbe impossibile?
For. Una scienza immaginaria dunque intorno alle cose ci risulta che ha il sofista, ma non la verità.
DTeet. Senza alcun dubbio; e rischia davvero che ciò che ora si è detto sia la cosa più giusta che fu detta di loro.
For. Prendiamo dunque un qualche paragone più chiaro a tal proposito.
Teet. Quale poi?
For. Questo qui: e provati ponendo molta attenzione di rispondermi.
Teet. Ma qual’è?
For. Se uno dicesse non già di saper dire e contraddire, ma di saper fare e operare con un’arte sola tutte quante le cose...
Teet. In che senso hai detto tutte?
EFor. Tu cominci subito dal non capire il principio di ciò che si è detto, poichè, come pare, non intendi che significhi tutte quante le cose.
Teet. Infatti no.
For. Dico dunque che in tutte le cose ci siamo tu ed io, ed oltre di noi gli altri animali e le piante.
Teet. Come dici?
For. Se uno dicesse di saper fare me e te e le altre piante tutte...
Teet. Che specie di fare intendi? Non vorrai 234già parlare di un agricoltore, per esempio: poichè lo hai detto uno che fa gli animali.
For. Per l’appunto, e inoltre il mare e la terra e il cielo e gli Dei e le altre cose tutte. E cosi poi dopo che le ha presto fatte, le vende una per una per piccolissima moneta.
Teet. Dici uno scherzo.
For. E che? Quello di chi dice che sa tutto e che può insegnarlo ad un altro per poco ed in poco tempo, forse che non è da reputarsi uno scherzo?
Teet. Certamente.
BFor. E degli scherzi sai dirmene una specie o più artistica o più graziosa dell’imitativa?1
Teet. No affatto. Hai nominato infatti una specie abbondantissima, raccogliendola tutta in una parola, e, si può dire anche, svariatissima.
Note
- ↑ Cfr. de Rep. X p. 602 B, alla cui teoria qui evidentemente Platone si richiama.