Il Sabato del Villaggio

Giacomo Leopardi

Indice:The Oxford book of Italian verse.djvu Poesie Letteratura Il Sabato del Villaggio Intestazione 26 marzo 2022 75% Poesie

Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse


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L
A donzelletta vien dalla campagna,

 In sul calar del sole,
               Col suo fascio dell’erba; e reca in mano
               Un mazzolin di rose e di vïole,
               5Onde, siccome suole,
               Ornare ella si appresta
               Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
               Siede con le vicine
               Sulla scala a filar la vecchierella,
               10Incontro là dove si perde il giorno;
               E novellando vien del suo buon tempo,
               Quando ai dì della festa ella si ornava,
               Ed ancor sana e snella
               Solea danzar la sera intra di quei
               15Ch’ebbe compagni dell’età più bella.
          Già tutta l’aria imbruna,
               Torna azzurro il sereno, e tornan l’ombre
               Già da’ colli e da’ tetti,
               Al biancheggiar della recente luna.
               20Or la squilla dà segno
               Della festa che viene;
               Ed a quel suon diresti
               Che il cor si riconforta,
               I fanciulli gridando
               25Sulla piazzuola in frotta,
               E quà e là saltando,
               Fanno un lieto romore:
               E intanto riede alla sua parca mensa,
               Fischiando, il zappatore,
               30E seco pensa al dì del suo riposo.

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          Poi quando intorno è spenta ogni altra face
               E tutto l’altro tace,
               Odi il martel picchiare, odi la sega
               Del legnaiuol, che veglia
               35Nella chiusa bottega alla lucerna,
               E s’affretta, e s’adopra
               Di fornir l’opra anzi il chiarir dell’alba.
          Questo di sette è il più gradito giorno,
               Pien di speme e di gioia:
               40Diman tristezza e noia
               Recheran l’ore, ed al travaglio usato
               Ciascuno in suo pensier farà ritorno.
          Garzoncello scherzoso,
               Cotesta età fiorita
               45È come un giorno d’allegrezza pieno,
               Giorno chiaro, sereno,
               Che precorre alla festa di tua vita.
               Godi, fanciullo mio; stato soave,
               Stagion lieta è cotesta.
               50Altro dirti non vo’; ma la tua festa
               Ch’anco tardi a venir non ti sia grave.