O sovra i Numi tutti augusto Nume,
Che di te stessa i tuoi devoti appaghi;
Verità, norma prima, eccelso lume
Di quanti havvi quaggiù di virtù vaghi:
Tu che la mente, e l’anima, e il costume,
E in cuor dell’uom le ascose fibre indaghi;
Deh, se il mio dir qui d’onorarti assume,
Fa questi accenti miei di te presaghi.
Bench’io canti, e non narri, unico scopo
Tu mi sei sola, e il mezzo mio, tu sola,
Poichè atterrar l’ipocrisia m’è d’uopo.
Sia vero il ver; nè di Sofisti scuola
Faccia il Gallico piombo esser piropo:
L’aquila sì, ma non mai l’asin, vola.