Il Misogallo (Alfieri, 1903)/Epigramma XXX

Epigramma XXX

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Epigramma XXIX Epigramma XXXI

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EPIGRAMMA XXX.

1 gennaio 1796.

Udite, udite, l’anno Gallinér.1
Comincia in Vendemmiér, Brumér, Frimér;
Barbarizzati col troncarli in ér.

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Seguon poscia, Nivòs, Pluviòs, Ventòs;
Nomi dei mesi del primier Caòs.
Prereál, Floreál, e Germinál;
Altri tre mozzi, e Gallizzati mal.
Termidòr, Fructidòr, e Messidòr;
Ricche voci, in cui tutto è l’ultim’òr,2
Che omai tra Galli resti;
Quel che più simboleggia il fier Ventòs,
Che gli altri undici ei sol spiegar diresti;
E Greca rima a lui si dee, Σκατός.3



Note

  1. Gallinér, in ér, ecc. bastando la sola barbarie indigena della pronunzia di questi nomi, non vi si è aggiunta anco l’altra della loro ortografia, con lo scriverli Gallinaire e Vendemiaire ecc.
  2. Bada bene, lettore, e non iscambiare qui il senso di questo or così troncato, e messo per oro, ch’è il metallo il più indipendente di tutti, e il più svelto per isfuggire, e sottrarsi dall’istessa tirannide.
  3. Σκατός, che in italiano suona Scatós, e in latino s’interpreta Stercoris, e in italiano metaforicamente lo interpreteremo: Muschio di Provenza.