Il Gondolier, sebben la notte imbruna
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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
XV.
Il Gondolier, sebben la notte imbruna,
Remo non posa, e fende il mar spumante,
Lieto cantando a un bel raggio di Luna,
«Intanto Erminia in fra l’ombrose piante».
Nè perchè roco ei siasi, o dolce ei cante,
Biasmo n’acquista, o spera lode alcuna:
5Canta così, perchè de’ carmi è amante,
Non perchè il sordo mar cangi fortuna.
Tal mi son’io che già per lungo errore
Solco un vasto Oceàno, e veggio, o parmi
Non lungi il porto, e canto inni d’Amore.
10Non canto nò per glorioso farmi,
Ma vò passando il mar passando l’ore,
E in vece degli altrui, canto i miei carmi.