Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/XVIII - Quando la bella e saggia Donna mia

XVIII - Quando la bella e saggia Donna mia

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XVIII - Quando la bella e saggia Donna mia
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XVIII.

Gli occhi della Mencia inspirano «virtù»; questa «scopre al Ciel di gir la via».
      Sonetto di elevazione spirituale.

Quando la bella, e saggia Donna mia
     Soavemente i suoi bei lumi gira,
     Tant’allor grazia d’ognintorno spira,
     Che un mar di gioia innanzi se le cria. 4
Ivi modestia e somma leggiadria,
     E casto amore impara chi vi mira,
     Che ’l vago lume dentro ai petti inspira,
     Virtù, che scopre al Ciel di gir la via. 8
E chiar si vede, com’in mezzo Amore
     Stassi a’ begli occhi, ed ivi accende il fuoco,
     E l’arco scocca, e le quadrella affina. 11
Da sì felice, e avventuroso luoco

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     M’infiamma, agghiaccia, fere, e ruba il core,
     Mercè di quella vista alma e divina. 14

Note

V. 1. Quando..., mossa tra dantesca (cfr. Vita Nuova, XXVI) e petrarchesca. Nel Canzoniere del Petrarca ben quattordici sonetti ed una Canzone cominciano col «quando», con respiro largo e profondo.

V. 4. Cria, crea «un mar di gioia»; enfasi ampollosa.

V. 8. Al Ciel. Nel sonetto precedente ella era fatta guida al canto, al poetare. Qui è guida al Cielo (cfr. Petrarca, Canzoniere, CCLXI, vv. 7-8).