Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/XIX - Cosí potesse in voi di me pietate

XIX - Cosí potesse in voi di me pietate

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XIX - Cosí potesse in voi di me pietate
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XIX.

La Mencia è altera e disdegnosa: l’amatore invoca pietà.

Così potesse in voi di me pietate.
     Tal che piegasse il vostro duro core,
     Com’io m’accesi al lucido splendore
     Di quelle vostre luci alme e beate. 4
Che l’aspre pene, e ’l duol ch’ognor mi date
     In parte temprereste, e forse Amore
     Del petto il ghiaccio vi trarrebbe fuore,
     Facendo in voi pietà com’è beltate. 8
Ma tant’altiera e disdegnosa sete,
     E di gradire altrui così vi spiace,
     Ch’Amor sprezzate, e ’l suo gioioso regno. 11
Tacerò dunque poichè non vi piace,
     Che ’l fuoco scopra dov’ognor m’ardete;
     Che men doglia è morir, che farvi sdegno. 14

Note

V. 2. Tal, a tal segno da piegare.

V. 13. Dove, col quale.

V. 14. Men doglia è morir, è minor dolore il morire che darvi nuova cagione di sdegno. Verso ben temprato, che avvalora il mediocre sonetto con chiusa epigrafica.