Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/LXVIII - I' vo mirando quello e questo viso
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LXVIII.
Il poeta esamina tutte le belle donne che vede: tutte cedono in bellezza di fronte alla Mencia, perfezione di bellezza e di bontà.
I’ vo mirando quello e questo viso
Di tante belle donne, se si vede
Di Voi sembianza, che qui fate fede
4Di tutto ’l bel che s’ha nel paradiso.
E quanto più vi guardo intento e fiso,
So che s’inganna chi trovar qui crede
A par di Voi beltà cui tutto cede,
8Quant’è di bello in qual si voglia assiso.
Dunque Voi sola il bel del bel del cielo,
E d’ogni buono il buon perfetto e vero,
11Unitamente, oh rara grazia! avete.
Oh me beato, poi che ’l mio pensiero
A Voi si volge, e sotto ’l mortal velo
14Scerno che sola al mondo bella sete!
Note
V. 1. I’ vo mirando, spunto petrarchesco, cfr.: «I’ vo pensando e nel penser m’assale» (Canz., CCLXIV); «I’ vo piangendo i miei passati tempi» (ivi, CCCLXV).
V. 3. Sembianza, altra che abbia le sembianze vostre, che vi rassomigli.