Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/CXXV - Vedrò quel giorno mai che pienamente
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CXXV.
Sospira il giorno in cui potrà parlare apertamente alla Mencia e svelarle tutto il suo tormento e dirle com’egli invecchi prima del tempo.
Vedrò quel giorno mai che pienamente
Deporre i’ possa in quelle caste orecchie,
Come Amor fa ch’innanzi tempo invecchie,
4Per l’estremo dolor che l’alma sente?
Com’arda, e com’agghiacci assai sovente,
S’avvien che ’n que’ begli occhi unqua mi specchie,
E quante pene i’ soffra e nuove e vecchie
8Discoprirò piangendo amaramente.
E s’ascolta Madonna i miei martiri,
I’ spero pur pietà trovar del male,
11Che mi consuma in tante doglie e guaì.
Almo Sol, se quel giorno a me tu giri,
I’ prego che mai nube, o nebbia tale
14Ombrar non possa i tuoi fulgenti rai.
Note
V. 3. Come avviene che Amore mi faccia invecchiare precocemente.
V. 9. E s’ascolta, se si degnerà di prestar orecchio.
V. 12. Se, ottativo, usato da Dante spesso col valore di utinam, Dio voglia che!, a me tu giri, a me tu, o Sole, col tuo giro conduca quel giorno.