Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/CXXII - Chi vuol veder in poco spazio accolto
![]() |
Questo testo è stato riletto e controllato. | ![]() |
◄ | Alcuni Fragmenti delle Rime - CXXI - O cameretta, che m'hai fatto degno | Alcuni Fragmenti delle Rime - CXXIII - Da que' begli occhi, da' begli occhi ond'io | ► |
CXXII.
Nuova glorificazione della Mencia, con attributi che la fanno donna di paradiso.
Chi vuol veder in poco spazio accolto
Quant’è di bel al mondo, miri il viso,
Che mille volte l’alma e ’l cor m’ha tolto,
4E fede fa tra noi del paradiso.
Bellezze vederà nel vago volto
Divine e sole, e vederà quel riso
Ch’un rubin parte in oriente colto,
8E perle scopre, u’ regna Amor assiso.
E l’armonia poi delle parole
A chi l’ascolta fa sentir un suono,
11Che l’alme a sè tirar e vincer suole.
Ma se di que’ begli occhi altrui fa dono,
Vedesi chiar, che l’uno e l’altro sole,
14D’ogni dolcezza il bel e dolce sono.
Note
V. 1. In poco spazio, il volto della Mencia accoglie in sintesi le bellezze tutte del mondo.
V. 4. È il dantesco: «venuta | Di cielo in terra a miracol mostrare», Vita Nuova, XXVI, vv. 7-8.
V. 7. Rubin, la bocca che rosseggia come rubino orientale; parte cioè divide in due parti quel bel volto.