Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/CXVII - A che t'affliggi, e piangi il partir mio

CXVII - A che t'affliggi, e piangi il partir mio

../CXVI - Mentre da noi Madonna è stata assente ../CXVIII - A che cercar gli specchi e freschi rivi IncludiIntestazione 28 febbraio 2024 100% Poesie

CXVII - A che t'affliggi, e piangi il partir mio
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CXVII.

Morte della Mencia. Ella è salita al cielo, e di là riconforta il suo derelitto amatore, che così fa che altri gli rinarri di lei con rimpianto al C. VI, dei Canti XI:

     Ti privò di costei morte dolente
     E dal bel laccio il collo ti disciolse.
     Ma di morir tal doglia alcun non sente
     Qual di restar in vita allor ti dolse.
     Così Fortuna si cangiò repente
     Ed ogni suo piacer in pianto volse,
     Che mille poi disgrazie t’assaliro
     Che bersaglio ti fer d’ogni martiro.

[p. 178 modifica]        Questo sonetto è qui, logicamente e cronologicamente, fuor di luogo. Giunge improvviso, non preparato nè dalle rime che precedono, nè da quelle che seguono, nelle quali il poeta continua a parlare di lei come donna viva.
        L’anno della morte della Mencia, accettato dal Pèrcopo e che non discorda con i casi successivi della vita del poeta, e perciò la data del sonetto — è presumibilmente il 1527.


A che t’affliggi, e piangi il partir mio,
     S’io son volata nel celeste coro,
     Ed ivi stommi in mezzo di coloro,
     4Cui vita è sempre contemplar Iddio?
Non ti sovvien che quando l’alma uscìo
     Del career suo, ch’allor ti dissi: i’ moro
     Lieta, Signor, ed emmi gran ristoro,
     8Che qui ti veggio lagrimoso, e pio.
Però se m’ami, come dimostravi,
     Mentr’era in terra, non t’affligger tanto,
     11Per non mostrar che ’l mio gioir ti gravi.
Che se potesse in questo luogo santo
     Doglia turbar dolcezze sì soavi:
     14I’ che farei al suon del tuo gran pianto?

Note

V. 1. Partir, la mia dipartita dal mondo.

V. 2. Celeste coro dei beati. È la frase di Dante per coloro che vivono di vita contemplativa; vedi anche v. 4.

V. 7. Emmi, mi è.