Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/CXVIII - A che cercar gli specchi e freschi rivi
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CXVIII.
Il poeta consiglia alla Mencia di non vagheggiarsi allo specchio, o ai limpidi rivi se non vuole far la fine di Narciso, nè inorgoglire.
Madrigale.
A che cercar gli specchi e freschi rivi,
Se più d’ogn’altra bella, bella sete?
I vaghi specchi, e i fonti chiari e vivi
Faran che disdegnosa diverrete.
5Ma l’uno e l’altro, ohimè! pigliate ad ira,
S’umana e viva rimaner volete.
Gli specchi fan superba chi li mira
8A morte il fonte ch’il contempla tira.
Note
V. 1. A che scopo, perchè andar in cerca degli specchi e dei rivi.
V. 6. Se umana, non disdegnosa e viva, non mutata in fiore, come avvenne a Narciso alla cui favola allude l’ultimo verso. I due aggettivi ben scelti e appropriati sono commentati dai due ultimi versi.