Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/CXCIV - Poiché dal sol nascente al basso occaso

CXCIV - Poiché dal sol nascente al basso occaso

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CXCIV - Poiché dal sol nascente al basso occaso
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CXCIV.

Tre sonetti encomiastici per Francesco I. Di lui, in ispecie delle sue guerre in Italia, tocca a lungo nel Canto I dei Canti XI.


Poichè dal sol nascente al basso occaso,
     E fè da tramontana al mezzo giorno,
     Ancisi i mostri, Alcide il mondo adorno,
     4Stracco non già, ma sazio alfin rimaso,

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L’alto suo seggio sovra questo vaso,
     Che cinge il laco, ed il palazzo intorno
     Elesse invitto Re per suo soggiorno
     8Qual luogo, che non teme sorte, o caso.
A questo sol si mosse per mostrarti,
     Che ’n tutto al tuo valor adesso ei cede,
     11Come a chi merta il primo in terra onore.
Se di se stesso adunque fatti erede,
     Discaccia arditamente chi turbarti
     14Il regno cerca, che sarai vittore.

Note

V. 3. Costruisci: Alcide, cioè Ercole, fece il mondo adorno, e cioè bello e tranquillo, dopo ch’ebbe nello spazio di tempo anzi detto, uccisi i mostri.

V. 4. È il petrarchesco: «Torno stanco di viver, non che sazio», Canz., CCCLXIII.

V. 5. Vaso, conca. Ercole, fatto statua, adorna il parco reale.

V. 9. Si mosse. Ercole, solo per mostrare che è inferiore a te.

V. 12. Fatti, ti fa.