Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/CLXXXIV - Occhi sereni agli occhi miei che date
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CLXXXIV.
Corollario alle tre Canzoni or ora vedute — come il son. LXXV del Petrarca che segue le Canzoni degli Occhi — questo sonetto dà la sintesi di tutte le lodi dette per gli occhi della Mencia.
Occhi sereni agli occhi miei che date
Quanta per occhi mai fu gioia o fia;
Occhi beati pien di leggiadria,
4Che quanti son chiari occhi ognor ombrate:
Begli occhi e amorosetti, occhi che fate
Felice chi vi mira, occhi, che pria
Dal volgo mi sviaste, occhi la via
8Voi soli agli occhi miei del ciel mostrate.
Dolci occhi e amari, altieri, umili e saggi,
Occhi gioiosi, lieti, puri, e divi,
11Chiari occhi, onesti, lampeggianti e vaghi,
Quando sarà che i vostri umani e vivi
Lumi, che più del sol han caldi i raggi
14Queto rimiri, e i miei martìri appaghi?
Note
V. 1. Occhi, è l’idea fondamentale ed è, per il procedimento già osservato, la parola che ad ogni pie’ sospinto ritorna con prodigale profusione di aggettivi.