I Salmi di David (Diodati)/SALMO II

SALMO II.

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SALMO I SALMO III
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SALMO II.

1          Qual accecato error punge le genti
     Ad eccitar tanti tumulti insani?
     I popoli perchè bollon frementi,
     A l’ansio partorir di pensier vani?
     Insieme s’adunar prenci frequenti,
     Da’ regni accolti prossimi e lontani;
     Per congiurar, nel lor convento unito,
     Contr’al Signor, e l’Unto suo gradito.
2          Dicendo, in note scellerate e fiere:
     Di spezzar i lor lacci, e ’l giogo sciorre,
     Or ci proviam; ch’a l’alto lor potere
     Già non vogliam il collo sottoporre.
     Ma quel, ch’assiso in su l’eteree spere
     La terra affrena, a’ lor furori opporre
     Beffe solo verrà, e amari scherni,
     Messi funesti degli sdegni interni.
3          Quindi tonando da’ celesti scanni,
     Ne l’ira acceso, e con tremenda voce,
     Occuperà d’orror, e grevi affanni,
     Que’ regi, che tentar l’impresa atroce.

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     E dirà lor: O schiatta di tiranni,
     Perch’erger contra ’l ciel corno feroce;
     Pur ho sagrata del mio Re la fronte
     Sopra Sion, mio santo eletto monte.
4          Da me, dirà quel Re, sarà spiegato
     Palesemente quel sovran consiglio.
     Dissemi Dio: Oggi t’ho generato,
     Tu se’ l’eterno mio diletto Figlio.
     Vengan davanti al mio volto beato
     Le preci tue, e con paterno ciglio
     T’esaudirò: del mondo le contrade
     Ti darò tutte in propria ereditade.
5          Di ferro scoterai verga reale,
     Onde fiaccati fien popoli felli:
     Non altrimenti, che di terra frale
     Son triti di leggier testi e vaselli.
     Regi, lasciate omai l’error mortale,
     Nè più contra ’l Signor siate ribelli:
     E, ravveduti, a lui solo servite,
     E, con casto timor, in lui gioite.
6          E, riverenti, date al Figlio i baci
     Di fè leal, e d’umil servitute:
     Che talor di furor le dire faci
     Non vibri: nè da l’alma sua salute
     Bando vi die, e’ sentier vostri fallaci
     Trascorrer faccia in eterne cadute.
     O quanto dir si può quell’uom beato
     C’have per fede in esso il cor fondato!