GIvan due Muli di gran soma carchi
Gravi di pubblico oro; ed ampie ceste
Portava l’un; sacchi pien d’orzo l’altro.
Superbo il primo per lo ricco peso 5Scuotendo acuto campanel dal collo,
Erta tien la cervice, ed orgogliosa;
Dimesso l’altro, chetamente il segue.
Quand’ecco i Ladri da gli agguati scagliansi
Contro del Mulo altero, e ne la zuffa 10In cui la ricca soma a lui s’invola,
Soffrir più colpi a l’infelice è forza;
Il vil peso de l’altro hanno in dispregio.
Mentre il compagno de la sorte duolsi:
A gran pro (dice l’altro) io fui negletto: 15Nessun ferimmi, e intero l’orzo io serbo.
* Sicure son le povere fortune,
Son le opulente a gran perigli esposte.