Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. V/Libro III/IV

Libro III - Cap. IV

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CAPITOLO QUARTO.

Scoprimento, e conquista delle Isole Mariane.


Q
Ueste Isole anticamente furono chiamate de las Velas: quindi dagli Spagnuoli, de las Ladrones; perocchè prendendovi alle volte terreno, nell’andare, e [p. 278 modifica]venire dalla nuova Spagna alle Filippine; gli abitanti, rubavano loro, quanto potevano, e poscia fuggivano ne’ monti. Prese possesso delle medesime, in nome del Re Filippo Secondo, a Gennajo 1565. Miguel Lopez de Legaspi; allor che Comandante di quattro navi, e una fregata, andava alla conquista delle Filippine. Questo possesso però fu di semplici parole, perocchè non vi si pose Presidio, nè vi si eresse Fortezza; nettampoco vi si mandarono Missionarj, per ridur gli abitanti, ad abbracciare la nostra S. Fede: forse perche allora stimavasi quasi impossibile, parlar di Religione ad uomini, che aborrivano ogni comunicazione di Spagnuoli, fuggendo ne’ loro più folti boschi. Ne’ tempi appresso, andando, e venendo i Padri della Compagnia dalle Filippine, per le loro Missioni, mossi da zelo Religioso (vedendo quella povera gente abbandonata, ed immersa nelle tenebre dell’Idolatria) proposero alla Maestà della Regina Madre, (all’ora governante, per la minore età del Re) la coltura di questa vigna, insalvatichita dal Gentilesimo; con darle a divedere, che avrebbe potuto, con frutto, seminarvisi l’ottimo frumento del Vangelo, fondandovisi una Missione [p. 279 modifica]dell’istessa Compagnia. Condiscese, colla solita pietà la Regina a tal dimanda; onde il Governadore di Manila, avuti gli ordini necessarj dalla Corte, armò bastevole soldatesca, e navi, per la conquista dell’Isole: e vi andarono anche i Padri, che furono stimati necessarj. In brieve spazio gli Spagnuoli si fecer padroni dell’Isola Yguana, posta a 13. g. dalla parte di Settentrione, e della Sarpana: e proseguendo quindi la conquista, giunsero, con poca, o niuna resistenza, a soggiogarle tutte, da’ 13. gradi sino a’ venti, ove sta il Vulcano.

I PP. Missionarj v’ebbero differente fortuna: perocchè essendosi arrischiati ad andar soli per l’Isola, predicando, vi furono maltrattati, e spezialmente il P. Morales fu ferito d’una lanciata alla coscia, in un luogo presso al Vulcano. Quivi parimente, 29. anni già sono, ricevette la corona del Martirio il P. San Vittore; perche avea battezzata una fanciulla, senza licenza del padre: e si contano in tutto, sino al dì d’oggi, dieci Missionarj, recati a morte. Per tal cagione si sono ritirati i PP. nell’Isole d’Yguana, e Sarpana, sotto la protezione de’ presidj Reali.

In cento settanta sette anni, che gli [p. 280 modifica]Spagnuoli hanno continuato un tal viaggio passando per diverse bocche, han conosciuto, esser questa una catena d’Isole, da Tramontana a Mezzo giorno; cioè dalla linea (dove principia, e sta a fronte della Nuova Ghinea, posta dalla parte di Mezzo giorno) sino presso al Giappone per 36. gradi. I nomi, posti a tutte l’Isole scoperte, lungo questo spazio, sono i seguenti: Iguana, quella, che sta a 13. gradi; Sarpana, porta a 14. gr. Buona vista a 15. Saespara a 15. gr. e 40. m. Anatana 17. gr. e 20.m. Sarigan a 17. gradi, e 25. m. Guagan a 18. gr. Alamaguan a 18. gradi, e 18. m. Pagon a 18. gr. e 40. m. Il Vulcano di Griga a 19. gr. e 33. m. Tinay, e Mauga 20. gr. e 45. m. Urrac a 20. gradi, e 55. m. Gli altri tre Vulcani, il primo a 23. gr. e 30. m. il secondo a 24. e’l terzo a 25. gradi. L’Isola di Pattos è a 25. e 30. m. la Dcsconosida a 25. gr. e 50.m. Malabrigo a 27. e 40. m. la Guadalupe a 28. e 10. m.; le tre Isole di Tecla, scoperte a’ 25. di Decembre del 1664. dal Galeone S. Giuseppe, da’ 34 gradi sino a 36. Vi sono altre Isole da’ 13. gradi, verso la linea, e Nuova Ghinea, non per anche scoperte.

Vi è un’altra catena d’Isole, che [p. 281 modifica]comincia dalla Linea, 300. leghe lontano dal Callao, e si stende verso Ponente, senza che mai se n’abbia potuto sapere il fine. Le più conosciute sono disabitate, e non tengono animali quadrupedi; ma solamente uccelli, che s’uccidono a colpi di legni; non essendo spaventati, per vestigia umane; siccome mi riferirono persone, che vi erano state. In queste Isole vanno a spalmare le loro navi i Corsali, che, per Io Stretto di Magallanes, passano al Mare del Sur. Sono appellate de los Galappagos, per la quantità, che vi si truova di questi animali, simili alle Tartarughe grandi.

La principale delle Mariane si è Yguana, e perciò quivi si fabbricò un forte Castello, guardato di presente da un Presidio di 80. in 90. Soldati. La seconda vien detta Sarpana; e vi ha Presidio: però il Governadore abita in Umatta. Amendue sono spiagge; dove non ponno i Vascelli avvicinarsi più, che tre leghe lontano da terra. In Agaña sono due Colleggj: uno di fanciulli, l’altro di vergini Indiane; istrutti, e governati da dodici PP. della Compagnia; e mantenuti dal Re, con assegnamento di tremila pezze d’otto l’anno; oltre quello, che somministra, per [p. 282 modifica]sostentamento de’ PP. Spende generosamente Sua Maestà, per mantener queste Isole 34. m. pezze d’otto l’anno, cioè per soldo del Governadore tre mila pezze, e’l rimanente per lo Sergente maggiore, e cento soldati di presidio; e per mantenimento de’ PP. Gesuiti, e de’ riferiti Collegj. Viene tutto ciò co’ panni, per vestire la milizia, dalla Nuova Spagna in Manila, col situado Reale. Dì più si mantiene un petacchio, per condurvi tutto ciò, che vi fa d’uopo. Le Case de’ PP. della Compagnia sono di loto, perche altro materiale non danno l’Isole. Quelle degl’Indiani sono capanne, coperte di legno, o foglie di nipa, a modo di grotte. L’Isola ha di circuito dieci leghe, ed è distante sei dalla Sarpana. Questa è meno grande; nè vi tengono casa i PP. Gesuiti, ma vi assistono secondo il bisogno. Vi è un picciol presidio di Soldati, per tenere in freno quella barbara gente.