Frena, o bella, il dolor, se 'l veglio alato

Lorenzo Casaburi Urries

XVII secolo Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura V. L'orologio fermo Intestazione 12 agosto 2022 100% Da definire

Coronatemi, o lauri. Il tracio legno Forse in limpido specchio o in fresca riva
Questo testo fa parte della raccolta Lorenzo Casaburi
[p. 496 modifica]

V

L’OROLOGIO FERMO

     Frena, o bella, il dolor, se ’l veglio alato
sta nel tuo grembo in vasel d’oro immoto;
ch’invaghito di te, priega devoto
la deïtá del tuo sembiante amato.
     O s’arrestò perché ’l tuo bel furato
non gli sia dell’etá dal dente ignoto,
o per aver da’ tuoi begli occhi il moto,
s’è da sue rote a piú bei giri alzato.
     Forse del ciglio allo ’nfiammato lume,
forse del seno all’animato gelo,
il suo piè s’agghiacciò, s’arser le piume;
     o del tuo petto in sul celeste velo
d’agitarsi nel corso invan presume,
perché correr non puote il tempo in cielo.