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La Vecchia.

     «Né non amar giá uom che ’n sua bellezza
si fidi, né ch’egli a lisciarsi ’ntenda:
in quel cotal non vo’ che tu t’intenda,
4ma, ’l piú che puo’, da lu’ fa istranezza.
L’uom che si piace, fa gran scipidezza
e grand’orgoglio, e l’ira di Dio attenda;
e Tolomeus giá dice in sua leggenda
8ch’aver non potè né amor, né franchezza.1
     Né non puote aver cuor di ben amare,
ché tutto ciò ch’egli avrá detto a l’una,
11sí tosto il va a l’altra ricontare;
e cosí pensa a far di ciascheduna,
né non intende ch’a lor barattare.
14Udita n’ho la pianta di piú d’una.»

Note

  1. [p. 381 modifica]son. 170, v. 8. Il ms. e le stampe «non potesse amor, né»; cfr. il v. 9, che giustifica la nostra congettura.