Favole di Esopo/Di un Villano, e d'un Giovenco
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Di un Villano, e d'un Giovenco
◄ | Di un fanciullo, ed un Ladro | Di un Porco, ed un Villano | ► |
Di un Villano, e d’un Giovenco. 185.
U
n Villano aveva un Giovenco indomabile, e per domarlo al meglio, che poteva (perchè dava con le corne) ce le tagliò, e perchè feriva gravamente ancora con i calci, la pose non a tirare il Carro, ma all’Aratro, tenendo esso la stira; e si rallegrava aversi fatto con l’indusiria tal rimedio, che ormai fosse sicuro, e dalle corna, e da i piedi. Ma la bestia indomita trovò nuovo modo di nuocergli, perchè con i piedi spargendo l’arena, con quella empì gli occhi, e la testa.
Sentenza della favola.
La favola significa, che alcuni sono tanti intrattabili, che con arte, o ingegno alcuno non si possono mitigare.