Era tolto di fasce Ercole appena

Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Canzoni Letteratura Era tolto di fasce Ercole appena Intestazione 19 aprile 2024 100% Da definire

Muse, che palme ed immortali allori Benché tra' monti solitaria insegni
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni eroiche di Gabriello Chiabrera


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XV

per lo medesimo.

Era tolto di fasce Ercole appena,
     Che pargoletto, ignudo,
     Entro il paterno scudo
     Il riponea la genitrice Alcmena;
     5E nella culla dura
     Traea la notte oscura.
Quand’ecco serpi a funestargli il seno
     Insidïose e rie;
     Cura mortal non spie,
     10Se pur sorgesse il gemino veneno;
     Che ben si crede allora,
     Ch’alto valor s’onora.
Or non sì tosto i mostri ebbe davante,
     Che colla man di latte,
     15Erto su i pie combatte,
     Già fatto atleta il celebrato infante;
     Stretto per strani modi
     Entro i viperei nodi.
Al fin le belve sibilanti e crude
     20Disanimate stende,
     E così vien che splende
     Anco ne’ primi tempi alma virtude;
     E da lunge promette
     Le glorie sue perfette.
25Ma troppo fia, che sulla cetra io segua
     Del grand’Alcide il vanto;
     A lui rivolsi il canto
     Per la bella sembianza, onde l’indegna,
     Nel suo girar degli anni
     30Il Medici Giovanni.
Ei già tra i gioghi di Appennin canuti,
     Vago di fier trastullo,
     Solea schernir fanciullo
     Le curve piaghe de’ cignali irsuti;
     35E più gli orsi silvestri,
     Terror de’ boschi alpestri.
Indi sudando in più lodato orrore,
     Vestì ferrato usbergo.
     Allor percosse il tergo
     40L’asta Tirrena al Belgico furore.
     E di barbari gridi
     Lungi sonaro i lidi.
Così Leon, se alla crudel nutrice
     Non più suggendo il petto,
     45Ha di provar diletto
     Tra gregge il dente, l’unghia scannatrice,
     Tosto di sangue ha piene
     Le Mauritane arene.
Ma come avvien, che se Orïon si gira
     50Diluvïosa stella
     Benchè mova procella,
     Ella pur chiara di splendor s’ammira;
     Tal ne’ campi funesti
     D’alta beltà splendesti.
55Or segui invitto, e colla nobil spada
     Risveglia il cantar mio,
     Intanto ecco io t’invio
     Mista con biondo mel, dolce rugiada,
     Fanne conforto al core
     60Fra il sangue, e fra il sudore.