Giuseppe Gioachino Belli

1832 Indice:Sonetti romaneschi II.djvu sonetti letteratura Er zussidio Intestazione 7 dicembre 2024 75% Da definire

Li sparagni Er carrettiere de la legnara
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1832

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ER ZUSSIDIO.

     Com’è ito a ffinì cquer momoriale
Ch’appresentai a la Bbonifiscenza?
È ffinito accusì, ch’er Cardinale
Prima vòrze1 sentì la Presidenza:2

     Eppoi, doppo tornato a Ssu’ Eminenza,
Lo mannò a Mmonziggnore tal e cquale,
Scrivennosce accusì: “Pe’ sto Natale,
Venti pavoli3 all’urtima dispenza.„

     Monziggnore lo diede ar Deputato
Co’ sto riscritto: “Signor Emme e Zzeta,
Sto sussidio che cqui4 vvienghi pagato.„

     Ma cquanno agnédi5 a pprenne la moneta,
Quer zor Emme me diede un colonnato,6
E ll’antro je se perze tra le deta.

Roma, 3 dicembre 1832.

Note

  1. Volle.
  2. Presidenza di polizia del rione.
  3. [Venti paoli: due scudi.]
  4. [Che è qui, come dire qui presente: maniera molto popolare anche in Toscana.]
  5. Andai.
  6. [Uno scudo.]