Epistole (Caterina da Siena)/Lettera 160

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DEL MONASTERO DI SANTA AGNESA IN MONTE PULC1ANO.


I. L'esorta a vestirsi del vestimento nuziale delle virtù per piacere al suo Sposo crocifisso, e specialmente della carità, cbbedienza ed umiltà; spogliarsi d’ogni amor proprio, e rimettersi tutta nella divina provvidenza.

Lettera 160.


Al nome di Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. Ilarissima e dilettissima figliuola mia in Cristo Jesù. Io Catarina, serva e schiava del nostro Signore Jesù Cristo e de* suoi servi, ti contorto, e benedico, e scrivo a te nel prezioso sangue del Figliuolo di Dio, desiderando che tu sia vera sposa consacrala allo sposo, adornata e vestita di virtù. Sai, dilettissima mia figliuola, che la sposa quando va dinanzi allo sposo, s’adorna e si veste, e singularmente s* adorna e pone il color vermiglio per piacere allo sposo suo; cosà voglio che facci tu, che tu abbi in te il \estimenio della carila, senza il quale vestimento non potresti andare alle nozze; ma sarebbe detla a te quella parola, che disse Cristo di quello servo che era andato senza il vestimento nuziale.

che comando a servi suoi, che fusse cacciato e mandato di fuora nelle tenebre. ISon voglio che questo addivenga a te, dilettissima mia figliuola, acciocché se tu lussi richiesta ad andare alle nozze, non voglio che [p. 86 modifica]86 tu sia trovata senza questo dolce vestimento; anco voglio e cornandoti, che tu me l’adorni di fregiature, cioè della santa e vera obbedienzia, essendo sempre osservatrice deH’Ordine tuo, suddita ed obbediente a Madonna (A), ed alla più minima che v’è. Togli la virtù dell’^umilità, la quale nutricherà in te la virtù della santa obbedienzia, ricognoscendo i doni e le grazie che tu hai ricevuti da lui; fa che tu sia sposa fedele; e sai quando sara» fedele allo sposo tuo? quando non amarai altro che lui, e però io non voglio che nel tuo cuore sia trovato altro che Dio, traendone ogni amore proprio e sensitivo de’ parenti o di qualunque cosa sia senza neuno timore, o di vita o di morte; ma col cuore libero, vestita di questo santo vestimento mettiti nelle mani del tuo Sposo eterno, e nella sua volontà ti metti, che ne faccia e disfaccia quello che sia suo onore, e meglio di te. Altro non ti dico. Permane nella santa e dolce dilezione di Dio, Jesù dolce, Jesù amore. ^ [p. 87 modifica]Annotazione alla Lettera 160.

(/i) Suddita ed obbediente a Madonna. Cioè alla superiora, cui la santa per riterenz;i dà questo titolo di Madonna, solito dnrsi a quei tempi alle donne nobili; e ponendosi cosi assolalo folea 4Ìgnificare la padrona.