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AD UNA MONACA

DEL MONASTERO DI SANTA AGNESA IN MONTE PULC1ANO.


I. L'esorta a vestirsi del vestimento nuziale delle virtù per piacere al suo Sposo crocifisso, e specialmente della carità, cbbedienza ed umiltà; spogliarsi d’ogni amor proprio, e rimettersi tutta nella divina provvidenza.

Lettera 160.


Al nome di Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. Ilarissima e dilettissima figliuola mia in Cristo Jesù. Io Catarina, serva e schiava del nostro Signore Jesù Cristo e de* suoi servi, ti contorto, e benedico, e scrivo a te nel prezioso sangue del Figliuolo di Dio, desiderando che tu sia vera sposa consacrala allo sposo, adornata e vestita di virtù. Sai, dilettissima mia figliuola, che la sposa quando va dinanzi allo sposo, s’adorna e si veste, e singularmente s* adorna e pone il color vermiglio per piacere allo sposo suo; cosà voglio che facci tu, che tu abbi in te il \estimenio della carila, senza il quale vestimento non potresti andare alle nozze; ma sarebbe detla a te quella parola, che disse Cristo di quello servo che era andato senza il vestimento nuziale.

che comando a servi suoi, che fusse cacciato e mandato di fuora nelle tenebre. ISon voglio che questo addivenga a te, dilettissima mia figliuola, acciocché se tu lussi richiesta ad andare alle nozze, non voglio che