Elementi/Libro primo/Petitione 3

Libro primo
Petitione 3

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Euclide - Elementi (Antichità)
Traduzione dal greco di Niccolò Tartaglia (1543)
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Petitione 3
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[p. 16r modifica]
Petitione 3.

2|3 Anchora adimandiamo che ce sia concesso, che sopra a qualunque centro ne piace puotiamo designare un cerchio di che grandezza ci pare.


Il Tradottore
In questa terza petitione l’Autthor dimanda che gli sia etiam concesso di puoter designar un cerchio di qual grandezza li pare, & sopra a qual ponto, ouer centro [p. 16v modifica]li pare, Esempli gratia, occorrendoli a douer designar, ouer descrivere un cerchio, di qual si uoglia terminata grandezza, sopra a qual si uoglia ponto, come seria a dir sopra il ponto .a. & che
l’auersario gli uolesse negar tal cosa, non seria possibile a poter dimostrare tal possibilità, con argomenti astratti, ma perche l’operante (nelle descritioni piccole) con l’istromento del compasso, sensibilmente lo fa manifesto, (e sensibilmente nelle descrittioni grande) con una corda, longa a sofficientia, fissando un capo sopra un ponto centrale, e con l’altro, colligato con qualche ferro appontito, ouer con qualche altra materia segnante, girante atorno atorno lo conduse a perfettione, tal petitione non è da negar: uero è che l’auersario (parlando naturalmente) ui potria addurre dubbij assai, si come nelle due passate, & arguir esser impossibile a descriuere un perfetto cerchio, nientedimeno tutti si risolueno, come quelli della prima petitione, cioè sumendo tal atto secondo la consideratione mathematica e non naturale, ilche facendo serà risolta ogni dubitatione.