Ecuba/Note
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NOTE ALL’«ECUBA»
Pag. 192, v. 15. - Madre dei Sogni: anche nell’Ifigenia in Tauride Euripide rappresenta i sogni come nati dalla terra.
Pag. 193, v. 11. - Eleno, uno dei molti figli di Priamo e d’Ecuba, rappresentato da Omero, Il. VI. 76, come il piú abile degli indovini.
Pag. 194, v. 13. - Tua figlia, cioè Polissena.
Pag. 195, vv. 10-11. - La Menade profetica è Cassandra.
Pag. 195, vv. 11-13. - I due figli di Teseo, cioè Acamante e Demofonte.
Pag. 200, v. 18. - Su l’andata a Troia di Ulisse travestito da pitocco, cfr. quanto Euripide stesso rappresenta nel Reso.
Pag. 213, v. 8. - Apídano, fiume della Tessaglia.
Pag. 213, v. 13. - Nell’isola, cioè in Delo.
Pag. 238, v. ultimo. - D’Egitto i figli: Egitto ebbe cinquanta figliuoli; suo fratello Danao, re d’Argo, cinquanta figliuole; Danao maritò ai cugini le figliuole che, istigate dal padre, uccisero tutte la prima notte di matrimonio i loro mariti, ad eccezione di Ipermestra, che salvò Linceo.
Pag. 239, v. 1. - L’isola di Lemno: allude alle donne di Lemno, che, per vendicarsi dell’infedeltà dei mariti, li uccisero tutti. Di questa tradizione è ricordo anche in Dante, Inf. XVIII:
Ello passò per l’isola di Lenno
Poi che l’ardite femine spietate
Tutti li maschi loro a morte dienno.
Pag. 255, v. ultimo. - Edonia spola, cioè la spola delle donne tracie, poiché gli Edoni erano un popolo della Tracia.
Pag. 261, v. 6. - Diverrai cagna. Questa tramutazione di Ecuba è diversamente narrata dai mitografi. Euripide accoglie la tradizione che Ecuba navigando verso la Grecia si gettasse furiosa nell’Ellesponto, sulle rive del quale ebbe monumento sepolcrale, che fu chiamato Sepolcro del cane; altri invece la fa trasformata in cagna, perché, come dice Dante, Inf. XXX,
Forsennata latrò sí come cane
Tanto dolor le fe’ la mente torta.