Donna Pecunia, posto che reziate

Niccolò de' Rossi

Aldo Francesco Massera XIV secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu sonetti Donna Pecunia, posto che reziate Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

S'eo vidi mai zovene corpo umano Increata vertú, eo non contendo
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XXXIII

Spesso la ricchezza tocca a chi non la merita.

Donna Pecunia, posto che reziate
tutto lo mondo, ancor vi do a sapere
che tanto siete de piú vii valere,
4quanto contra natura piú fallate.
D’oro e d’arzento fabricarvi fate;
zoioso è quello, che vi può tenere:
per che spesso mostrate a comparére,
8nel corso uman, omo fuor di vertate.
Ma, se ve reputate di onor degna,
come ve lassate cader tra mani
11d’un áseno, che possa per vui regna?
Or non vergognate star cum villani?
Ché sublimate tal en sommo stato,
14se non fuss’ricco, seria lapidato.