Dolci pensier, non vi partite ancora (Simioni)
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Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime
xxxiv
[Lo abbandonano anche i dolci pensieri d’amore.]
Dolci pensier, non vi partite ancora:
dove, pensier miei dolci, mi lasciate?
sí ben la scorta ai piè giá stanchi fate
al dolce albergo, ove il mio ben dimora?
Qui non Zeffiro, qui non balla Flora,
né son le piagge d’erbe e fiori ornate:
silenzi, ombre, terror, venti e brinate,
boschi, sassi, acque il piè tardano ognora.
Voi vi partite pur, e gite a quella,
vostro antico ricetto e del mio core:
io resto nelle oscure ombre soletto.
Il cammin cieco a’ piedi insegna Amore,
che ho sempre in me, dell’una e l’altra stella,
né gli occhi hanno altro lume che l’obietto.