Tu se' di ciascun mio pensiero e cura

Lorenzo de' Medici

XV secolo Indice:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.1, Laterza, 1913.djvu Letteratura XXXV. Sonetto fatto a piè d’una tavoletta dove era ritratta una donna. Intestazione 29 settembre 2023 100% Da definire

Dolci pensier, non vi partite ancora Per molte vie e mille vari modi
Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime


[p. 173 modifica]

xxxv

Sonetto fatto a piè d’una tavoletta dove era ritratta una donna.


     Tu se’ di ciascun mio pensiero e cura,
cara imagine mia, riposo e porto:
con teco piango e teco mi conforto,
s’avvien ch’abbi speranza over paura.
     Talor, come se fussi viva e pura,
teco mi dolgo d’ogni inganno e torto,
e fammi il van pensier sí poco accorto,
ch’altro non chiederei se l’error dura.
     Ma poi nuovi sospir dal cor risorge;
fan gli occhi un lacrimoso fiume e largo,
e si rinnovon tutti i miei martíri;
     quando la miser’alma alfin s’accorge
che indarno i prieghi e le parole spargo:
ond’io pur torno a’ primi miei desiri.