Dizionario - Vocabolario del dialetto triestino/Voci esotiche
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ELENCO DELLE VOCI ESOTICHE
Alon, inter. v. francese, allons: andiamo, animo, olà, su, suvvia. Àport, specie à’int. usata da’ cacciatori: piglia, piccino, — su, piccino. Bersò, sm. v. francese, berceau: -capanno, coperto,-cupola, pergolato. Bios, sm. storpiatura della v. tedesca, Wichs: patina; met. legnate, percosse, grammatica tedesca. Biftech, sm. v. inglese, beefsteak . bistecca. Bignè, sm. v. francese, beignet: galletto — specie di pasta dolce che si mangia fritta. Bisù, sm. v. francese, bijou: compitezza, galanteria, gioia; esser un bisù, m. avv. essere un. gioiello: — «La signorina Cecilia è un gioiello;“ essere co’ baffi: — ..Refosco d’Istria ? “vino co’ baffi !“ Bleda, sf. bot. barbabietola o bieta —: beta vulgaris. Bloco, sm. v. francese, bloci masso.: — „Un masso di marmo.“ — „Argine tutto di massi.“
Bon, sf. v. francese, bonne: aia. Boneto, sm. v. francese, bonnet: berretto. Bon-ton (el), sm. francese: gli eleganti. Bros, sm. v. francese, broche chiavacuore, fermaglio, picchiapetto. Bric, sm. pancaccio. Broscir (in), m. avv. francese, en brochure: alla rustica. Brulé (vin), sm. vincotto, — vin caldo. Buchè, lo stesso che bochè. Bufè, sm. v. francese, bufet: credenziera; credenza. Gaiser, sm. v. tedesca: rosetta, stelletta. Cambrich, sm. cambrì: — „Traverseta de cambrich. == Grembiulino di cambrì.“ Carnè, sm. v. francese, carnet: taccuino. Canistra, sf. zàino. Cimpel, sm. zi. v. tedesca, Gimpel: ciuffolotto — frìngilla pyrrhula. Clach, sf. v. francese, claque: bocche vuote: — «Senze le bocche vuote il dramma non si sarebbe retto.“ Clanfer, sm. v. slava: bandaio, docciaio. Clanz, sm. v. slava: vicolo. Club, sm. brigata, compagnia, società; casino, circolo, ritrovo, stanza. Cluca, sf. gruccia, maniglia, saliscendi; oro de cluca, met. oro di Bologna, che diventa rosso dalla vergogna. Clucada, sf. grucciata. Comelfò, m. avv. francese, cornine il faut: a dovere, per l’appunto, con tutte le virgole., Comìs (de), m. avv. dal tedesco: di munizione. Comò, sm. v. francese, commode: canterale, cassettone. Consumè, sm. v. francese: brodo corto, o brodo grosso, — ristretto. Coz, sm. v. tedesca: schiavina, stiavina; far soto coz, m. avv. fare alla chetichella, o fare sott’acqua. Crafen, sm. dal tedesco, Krapfen: specie di frittella; met. garontolo, pugno. Crampeltè, sm,. te di lichene. Crauti, smp. cappucci salati. Crem (el), smf. il fiore, il meglio di che si sia, — la crema: — «Vi era in società certa crema che meglio le si converebbe il nome di mota.“ — «Rinaldo e Ruggero“ — „eran l’eletta e il fior d’ogni gagliardo.“ Cren, sm. bot. v. boema: armoraccio, barba forte, lapazio acuto, rafano rusticano — armoracia rusticana. Cucer, sm. v. tedesca, Kutscher: auriga, cocchiere, fiaccherraio, vetturino; — de cavai de carigo, cavallaro. Cupè, sm. v. francese, coupèe: scompartimento. Cupon, sm. v. francese, coupon: cedola, tagliando.
Defizit, sm. disavanzo. Deser, sm. v. francese, déssert: finimento, sopratavola. Desunè, sm. v. francese, déjeuner; colazione. Disabilié (in), m. avv. francese, deshabillé: in abito da camera, in abito da casa in abito da mattina; scinto. Dublè (oro), dal francese, doublé d’or: similoro. Envelop, sm. v. francese, enveloppe: busta, o busta da lettera, sopracarta. Etager, sm. v. francese, etagere: palchetto, scaffalino. Festival, sm. musicone. Fiacher, sm. v. francese, fiacre: fiaccherraio; fiàccherre. Yòce derivata dal luogo dove dimoravano le prime carrozze di questa specie, ov’era un’immagine di Saint Fiacre. I milanesi lo chiaman cittadina, e più spesso, con voce inglese, brougham; i napoletani, cittadina; i romani pincionella; i toscani fiàccherre; ma per onore e gloria dell’unità del linguaggio sarebbe bene usare la voce carrozzella, che è comune a Italia tutta. Finfler, dal francese, finefleur-. lo stesso che el bonton, o la crem. Flica, sf. pezzo da dieci soldi. Frach, sm. v. tedesca, Frack: falda, giubba lunga, velata (Fusinato), e come voce d’uso: rondinella. Framboa, sm. bot. v. francese, framboise: lampone, rovo ideo — rubus idaeus; acqua di lampone: — «Farete bere al paziente dell’acqua di lampone.“ Furbais, sm. lavacapo, rimprovero, ripassata, riprensione, risciacquata, sgridata;, bastonatura, carpaccio, rifrusto, zombatura. Futrar, va. storpiatura della voce tedesca, fiittem: abbiadare, dare la biada, dare il fieno — agli animali; met. aderbare, impinzare, pascere; vnp. avventrinarsi; pigliare una satolla: — „S’è avventrinato che non può tirare il fiato.“ — «Ho pigliato una satolla piramidale.“ Ghisa, sf. dal francese, gueuse, e questo dal tedesco, Guss: ferraccio. Giacoriet, sm. v. francese, jaconette.’. giaconetta: — „Una veste di giaconetta, per la campagna.“ Gilè, sm. v. francese, gilet: corpetto, panciotto, sottoveste. Gimpel, v, tedesca, lo stesso che cimpel. Gloriet, sm. v. francese, lo stesso che bersò. Gres, sm. storpiatura della voce tedesca Gries: tritello. Gripèrl, agg. e sm. dal francese, grisperle: colore di perla, color perla, grigio perla. Grò, sm. grossagrana: — „Una mantellina di grossalana.“ Grubla, sf. v. slava, t. de’ cacciatori: muriccia: — «È la seconda volta in questa stagione che fa cavaliere sull’istessa muriccia.“ Grup, sm. med. chir. v. scozzese: crup. Haiglàif, pronunciato col h aspirato, dall’inglese: Highlife, lo stesso che el bonton, o la crem. Lilà, agg. gridellino; sm. bot. sicomoro — melia azedarach. Mandrianza, sf. bot. camomilla — camamilla matricaria. Mars, inter. o dal francese, marche, o dal tedesco, marsch: allontanati, — via, — lontano; avanti ! Menù, sm. v. francese, menue: lista. Meting, sin. v. inglese, Meeting: adunanza, assemblea, raunata. Merinos, sm. v. spagnuola: merino. Mismas, sm. dal tedesco, mischmasch: zenzeverata: — «Vino, birra o zenzeverata ?“ — „Una tazza di zenzeveiata, presto;fc met. poltriechio; confusione, guazzabuglio, subbuglio. Mlecherza, sf. v. slava: lattaia, latti Vendola Moarè, agg. dal francese, moirèe: mareggiato: — «Nastri mareggiati.“ — „Un» pezza di stoffa mareggiata.“ Morg, sf. v.. francese, morgue: riconoseitorio, — stanza mortuaria.
Negligé (in), tn. avv. dal francosei en neglige: in abito da mattina. Omelet, smf. v. francese, omelette: frittata. Faeton, sm. argentone: — „Romaiuolo d’argentone.“ — „Una dozzina di cucchiai d’argentone.“ Pacumstecum, storpiatura del latino, pax tecum, v. usata met. sciacquadenti: — *El ghe ga da un pacumstecum che H glie ga lassà su la ganassa tuti zinque dedi. = Gli ha dato uno sciacquadenti che gli ha lasciato sulla guancia tutt’e cinque le ditate.“ Paletò, sm. v. francese, paletot: mantello, pastrano, tabarro. Pandan (far), m. avv. dal francese, faire pendant: essere a corrispondenza o essere a riscontro, — fare accompagnatura, — fare riscontro. Pansé, sf. bot. v. francese, pensée: erba della trinità, minuti pensieri, suocera e nuora — viola tricolor. Pardesù, sm. cappa, soprabito. Pardon, specie d’inter. francese: scusi. Parè, agg. v. francese: di gala. Patoch, sm. v. slava: torrente, torrentello. Paz (in), m. avv. dal tedesco: in fusione. Peoh, sm. v. slava: fornaio, prestinaio; bazilar col pech, met. delirare, vaneggiare; girare il boccino; aver dato il cervello a rimpedulare, essere andato in villa colla brigata; gambe de pech, met. gambe a iccase, o gambe ercoline. Pichnich, sm. v. francese, piqué- nique: invito di comunella; far pichnich, far piattello, — fare a bocca e borsa, o fare a lira e soldo. Pichè, sm. v. francese: coltroncino d’Inghilterra, — basino trapunto. Pirè, sm. v. francese, puree: passato: — «Polli arrosto con passato di piselli.“ — «Eccovi il passato di patate-.“ Plafòn, sm, v. francese, plafond: soffitto, stoiato. Plisè, sm. dal francese: pieghettatura. Plucia, sf. v. slava: pasto: — „Du’ soldi di pasto pel miccio.“ Plus, sm. v. francese, peluche: peluzzo. Pluzer, sm. scaldapiedi. Pompom, sm. cicotto, nappa, rappa. Portapè, snt. dal francese, porte-èpèe: dragona. Potpurl, sm.. v. francese, potpourri: composto, mescolanza;“ miscellanea, rapsodia; .guazzabuglio. Presniz, sm. specie di pasta dolce, detta in alcuni luoghi: guba- 1 na, e in altri: turbante. Prie, sm. lo stesso che hric. Profos, sm. v. tedesca: profosso. Pul, sf. v. francese, poule: gara, partita, posta. Punc, sm. v. inglese, punch: ponce. Punceto, sm. poncino. Purè, v. francese, lo -stesso che pire. Ragù, sm. v. francese, rqgout: guazzetto, stufatine. Randevù, sm. v. francese, rendezvous: appuntamento, posta, ritrovo. Ranglò, sm. hot. dal francese, rane Claude ’ prugna della regina Claudia. Reclam, smf. v. francese, reclame: stamburata. Refugiumpecatoris, storpiatura del latino: Refugium peccatorum. Reporter, smf. v. inglese: raccoglitore, ragguagliatore, relatore. Revolver, sm. v. inglese: rivoltella. Ronglò, lo stesso che ranglò.
Sanfason, m. avv. dal francese, sans fafon: alla sciamannata; esser un sanfason, essere un fastello mal legato. Scina, sf. dal tedesco: guida, rotaia. Secreter, sm. v. francese, secrétaire: segreteria. Sich (el), sm. la crema; sich, quale inter. bene, benone, ottimamente — ma elleno son voci usate antifrasticamente. Sifoniè, sm. v. francese, chifonnière: armadino, armadio. Sinter, sm. storpiatura della voce tedesca, Scinder: canicida; lappiatore; met. crudele,, inumano, spietato. Slaif, sm. freno, martinica; sf. met. ancroia, scanfarda; meretrice, mondana prostituta; cialtrona, sciamannata. Smetena, smetina, -sf. panna. Sriita, sf. pandorato. Splin, sm. v. inglese, spleen: ipocondria, malanconia. Sport, sm. v. inglese: diporto, divertimento, passatempo, spasso. Starerza, sf. tirolese. Straus, agg. e smf. cempenna, goffo, malassestato, malgraziato, sciamannato. Sturpan, sm. dal tedesco, Sturmhand: aliccio. Stuz, sm. calice; ed è voce con. cui s’è formato il modo metaforico: ciapar in tei stuz, averla nelle ghette, averla fra capo e collo. Suarè, smf. v. francese, soirée: serata. Sueler, sveler, sm. v. tedesca:. traversa. Svitich, sm. v. slava, cercine. Tablò, sm. v. francese, tableau:. quadro. Toast, sm. v. inglese: brindisi. Tualet, sm. v. francese, toilette: toletta; — nel senso di ciò che occorre per abbigliare una persona: apparecchiatoio; — utensile in cui si tengono le cose proprie all’acconciarsi: pettmiera, specchiera; luogo dove uno sta ad acconciarsi: abbigliatolo, spogliatoio; tualet del viso, acconciatura, affazzonatura; — del vestir, abbigliamento, vestito: — „La signora dop’essere stata per due ore davanti la pettiniera, è uscita ora dallo spogliatoio senz’ aver ancora compiuto il suo abbigliamento e la sua acconciatura.“ Tul, sm. tulle. Tunel, sm. v. inglese: galleria. Vagon, sm. v. inglese, Wagon: carrozza — quello dove prendono posto i passeggeri; gabbia — quello delle bestie; bagagliaio — quello delle valigie; carro — quello delle mercanzie. Vinc, sm. mar. v. inglese: verricello.
Zamparel, sm. dal francese, sans pareil: specie di tabacco da naso. Zvitich, lo stesso che svitich. Fine. |