Dinamite/Visione simbolica
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VISIONE SIMBOLICA
Nero e rosso.
Tenebra e luce.
Notte di sangue.
L’umanità, stanca di catene ed ebbra di vita,
accende la fiaccola della redenzione.
È un livido bagliore di zolfo.
Un mare di fosforo.
Ed i colossi statuari del lavoro
sfilano in silenzio,
come fantasmi di bronzo.
Voci lunghe, malate d’ideale,
salutano, in faccia a tutto e contro tutti,
l’avvenire del sogno e l’avvenire purificato.
«Hurrà, Popolo guerriero,
benedici l’albore che nasce,
maledici il tramonto che muore.
Noi siamo l’Esercito della Miseria,
Noi lottiamo per l’apoteosi della più umana Vittoria.
Noi siamo i divinizzati della Giustizia.
Nei gorghi neri dei vostri sguardi
fiammeggi l’odio,
perchè l’odio è sacro come il bene ed il male.
L’arma è la Verità.
Essa s’incarni dentro di voi
come una lama rovente
e vi seghi,
ad atomo ad atomo,
tutte le bende dell’illusione.
Puri, come un’essenza paradisiaca,
seguiamo la cavalcata infernale
verso la Libertà.
Tagliente è la beffa del mondo.
Più tagliente è il nostro
spasmodico rantolo d’angoscia.
Vogliamo l’egemonia senza menzogna,
la purificazione della fatica;
il premio dell’amore.
Domandiamo fasci di luce
e bufere di vita.
Contro l’egoismo e contro la religione.
Hurrà, Popolo guerriero,
per i tuoi figli del presente e del futuro,
per i morituri del sogno,
per i reduci della speranza.
inalbera la Rivoluzione!».
E centinaia e migliaia e milioni di nuove fiaccole
insanguinano la notte
e gli uomini si unificano
in un solo torrente di lava infuocata,
ed all’altare della Gloria
gli eroi più puri e più martiri di ogni tempo
(perchè difendono una patria più vasta: la Terra)
si offrono al sacrificio in olocausto
e la fiaccolata s’incanala,
ed i cuori si schiudono,
ed il fondo muggisce di un frenetico ruggito:
«un taglio per ogni patimento!»
la carne squarciata s’ammonta:
dalle ferite aperte,
dalle piaghe rosse di vendetta,
esala un odore di Giustizia.....