Deuteronomio (Diodati 1821)/capitolo 18
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Diritti dei Sacerdoti e dei Leviti.
2 Non abbiano, dico, alcuna eredità fra’ lor fratelli; il Signore è la loro eredità, siccome egli ne ha parlato loro.
3 E questo sarà il diritto de’ sacerdoti, il qual prenderanno dal popolo, da quelli che sacrificheranno alcun sacrificio, sia bue, sia pecora, o capra; dieno essi al Sacerdote la spalla, le mascelle e il ventre.
4 Dagli le primizie del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio, e le primizie del vello delle tue pecore.
5 Conciossiachè il Signore Iddio tuo l’abbia scelto d’infra tutte le tue tribù, acciocchè si presenti per fare il servigio nel Nome del Signore, egli, e i suoi figliuoli, in perpetuo.
6 E quando alcun Levita, partendo d’alcuna delle tue terre, di qualunque luogo d’Israele, dove egli dimorerà, verrà, a ogni sua voglia, al luogo che il Signore avrà scelto;
7 Faccia il servigio nel Nome del Signore Iddio suo, come tutti gli altri suoi fratelli Leviti, che stanno quivi davanti al Signore.
8 Mangino la lor parte gli uni come gli altri, per le lor nazioni paterne; oltre a quello ch’egli potrà aver venduto.
Castighi degl'indovini.
9 QUANDO tu sarai entrato nel paese che il Signore Iddio tuo ti dà, non apprendere a fare secondo le abbominazioni di quelle genti2.
10 Non trovisi fra te chi faccia passare il suo figliuolo o la sua figliuola per lo fuoco3; nè indovino, nè pronosticatore, nè augure, nè malioso;
11 Nè incantatore, nè chi domandi lo spirito di Pitone, nè mago, nè negromante4;
12 Perciocchè chiunque fa queste cose è in abbominio al Signore; e, per cagione di queste abbominazioni, il Signore Iddio tuo scaccia quelle genti d’innanzi a te.
13 Sii intiero inverso il Signore Iddio tuo.
14 Perciocchè queste genti, il cui paese tu vai a possedere, hanno atteso a’ pronosticatori e agl’indovini; ma, quant’è a te, il Signore Iddio tuo non ti ha date tali cose.
Il Gran Profeta promesso.
15 IL Signore Iddio tuo ti susciterà un Profeta come me, del mezzo di te, de’ tuoi fratelli5; esso ascoltate;
16 Secondo tutto ciò che tu richiedesti dal Signore Iddio tuo in Horeb, nel giorno della raunanza, dicendo: Ch’io non oda più la voce del Signore Iddio mio, e non vegga più questo gran fuoco, che io non muoia6.
17 Onde il Signore mi disse: Bene hanno parlato in ciò che hanno detto.
18 Io susciterò loro un Profeta come te, del mezzo de’ lor fratelli, e metterò le mie parole nella sua bocca, ed egli dirà loro tutto quello ch’io gli avrò comandato7.
19 E avverrà che, se alcuno non ascolta le mie parole ch’egli dirà a mio Nome, io gliene ridomanderò conto8.
20 Ma altresì, se alcuno presuntuosamente imprende di dire a mio Nome cosa alcuna, ch’io non gli abbia comandata di dire, ovvero parla a nome di dii stranieri, sia fatto morire9.
21 E se tu dici nel cuor tuo: Come conosceremo la parola che il Signore non avrà detta?
22 Quando il profeta avrà detta alcuna cosa a Nome del Signore, e quella cosa non sarà, e non avverrà; quella cosa sarà quella che il Signore non avrà detta; quel profeta l’avrà pronunziata per presunzione; non temer di lui.
Note
- ↑ Num. 18. 8-24. 1 Cor. 9. 13.
- ↑ Lev. 18. 26-30.
- ↑ Lev. 18. 21. Lev. 20. 27.
- ↑ 1 Sam. 28. 7, ecc. Is. 8. 19. Giov. 1. 21, 25, 45. Fat. 3. 22; 7. 37
- ↑ Es. 20. 19. Eb. 12. 19.
- ↑ ver. 15. Giov. 8. 28; 12. 49, 50; 17. 8.
- ↑ Fat. 3. 23.
- ↑ Deut. 13. 1-5.
- ↑ Num. 35. 10, ecc.