Degli antichi edifizj profani di Ravenna/Libro primo/Capitolo 1
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Degli antichi Edifizj profani
di Ravenna.
LIBRO PRIMO.
CAPO I.
De’ Pregi della Città di Ravenna.
Dio volesse, che siccome e della molta antichità di Ravenna, e del passato suo splendore abbiamo chiare testimonianze negli antichi Scrittori, così rimanesse ancora oggidì presso di noi qualcuno de’ suoi antichi Edifizj, che le medesime cose anche a coloro, che non vogliono rintracciarle ne’ Libri, pienamente attestasse. Esistono certamente pur oggi presso di noi molte Sacre, e nobilissime Basiliche di quella antichità, che non possono così facilmente vantare le Chiese di ogni altro luogo; Ma di Edifizj non Sacri, che ornassero un dì Ravenna, o sue vicinanze, più quasi non abbiamo alcun avanzo. Il tempo ce gli ha involati poco meno che tutti, e non solo ci ha levate d’avanti gli occhi l’orgogliose loro moli, e i grandi Marmi, ma perfino ci ha la memoria di essi presso che interamente estinta, sicchè i nostri medesimi Storici ben pochi di tali Edifizj, e sol di passaggio ne accennano. Io quì ho determinato di provvedere quanto potrò in questa parte alla Storia Ravennate con suscitare, o illustrare la memoria di molti de' medesimi, quali più, quali meno antichi, sicché però niuno sia posteriore al X. Secolo; da' quali se non potrà risultare a Ravenna il pregio di quella sovrana antichità, con cui si vanta di superar Roma, e non poche altre Città più antiche, varj però de' medesimi serviranno anche'essi a viepiù stabilirle l'altro pregio, che Essa ne’ tempi andati fosse Città sommamente cospicua ed illustre.
Note
- ↑ Questo Crispino Ravennate s'intitola nella Lapida ΣΤΟΛΑΡΧΗC ΠΟΝΤΙΧΩΝ ΝΕΩΝ Ponticarum Navium Præfectus. E' cosa nota, che per difesa del Ponto Eusino mantenevasi una volta da' Romani un'Armata navale, della quale fanno menzione Tacito Histor. Lib. II e Lib. III e Gioseffo de Bello Jud. Lib. II Cap. 16 dal quale inoltre sappiamo, che essa era composta di quaranta Navi. Dall'essersi questa Lapida di Crispino Ravennate trovata in Chiziro si può raccogliere, che la suddetta flotta fosse solita di far permanenza in quel luogo. Per lo che il chiarissimo Muratori a piè di quest'Iscrizione avverte: Et fane Cyzici fuisse videtur statio Navium ad tutelam Pontici Littoris. Poteva quest'Uom dottissimo in conferma di ciò citare Dione, il quale nel Libro LXXIX. pag. 1356. Ed ult. nomina τὸν στόλον τὸν ἐν Κυζίκῳ ναυλοχοῦντα Classem quæ in Portu Cyzici stationem habebat. Si legga nelle note a Dione il dottiss. Reimaro.