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sue vicinanze, più quasi non abbiamo alcun avanzo. Il tempo ce gli ha involati poco meno che tutti, e non solo ci ha levate d’avanti gli occhi l’orgogliose loro moli, e i grandi Marmi, ma perfino ci ha la memoria di essi presso che interamente estinta, sicchè i nostri medesimi Storici ben pochi di tali Edifizj, e sol di passaggio ne accennano. Io quì ho determinato di provvedere quanto potrò in questa parte alla Storia Ravennate con suscitare, o illustrare la memoria di molti de' medesimi, quali più, quali meno antichi, sicché però niuno sia posteriore al X. Secolo; da' quali se non potrà risultare a Ravenna il pregio di quella sovrana antichità, con cui si vanta di superar Roma, e non poche altre Città più antiche, varj però de' medesimi serviranno anche'essi a viepiù stabilirle l'altro pregio, che Essa ne’ tempi andati fosse Città sommamente cospicua ed illustre.

CAPO II.

Un qualche Ludo Gladiatorio essere stato in Ravenna.


F

RA gli Edifizj antichi di Ravenna, de’ quali ragionar voglio in questo Libro, darò il primo luogo a quelli, che dai Latini appellavansi Ludi Gladiatorii', i quali a me pure col nome di Ludi Gladiatorj sarà permesso di chiamare. I Ludi Gladiatorj erano, come ognuno sa, Luoghi, o Edifizj, ne’ quali convivevano e s’ammaestravano i Gladiatori a spese di coloro, che ne’ pubblici Spettacoli volevano di essi far uso. Di tali Luoghi, o Ludi hanno eruditamente parlato il Pancirolo nel Comment. all'antica descriz. di Roma aggiunta alla Notizia dell'Imperio Cap. 3. Giusto Lipsio Saturn. Serm.


Lib. I.