De la colpa a fuggir talor mi provo
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Pompeo Figari
VII
De la colpa a fuggir talor mi provo
La servitù troppo odioso e dura;
Ma sempre in van, che per mio male io trovo
L’uso fatto al peccar volto in natura.
5Lasso! Eterna sarà la mia sventura,
Se il fonte in me d’ogni mio male io covo,
Nè mente avrò giammai meno ch’impura,
Se non ho nuovo cuore e spirto nuovo.
Pietà, mio Dio, del mio dolor ti prenda;
10De! tu riforma un cor nel petto mio
Puro così, che sol di te s’accenda.
Spirto eguale poi dammi al mio desio,
Nè più temcr ch’io tua bontade offenda,
Or che so quanto perdo in perder Dio.