Dal Misogallo (Alfieri, 1912)/Sonetto XXVII
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Vittorio Alfieri - Dal Misogallo (1789-1798)
Sonetto XXVII
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Sonetto XXVII.
1 novembre 1794.
Là, dove Italia borëal1 diventa,
E dai prossimi Galli imbarbarita,
Coll’ú, coll’eú, coll’án, coll’ón, spaventa
4 Ogni orecchia di Tosche aure nutrita.2
Là nacqui, e duolmen forte; e a me il rammenta
La mia lingua al bel dire intirizzita,3
L’illegittima frase scarsa,4 e spenta
8 D’ogni lepor, d’ogni eleganza ardita.
Ahi fiacca Italia, d’indolenza ostello,5
Cui niegan corpo i membri troppi, e sparti.6
11 Sorda e muta ti stai ritrosa al bello?
Da’ tuoi gerghi, e dal Gallico, ti parti;7
Al tornar Una, il primo vol fia quello;
14 Seguiran tosto vere alte bell’arti.8
Note
- ↑ 1. Boreal, settentrionale.
- ↑ 4. L’orecchia nutrita di aure toscane è, o pare a me, infelice metafora.
- ↑ 6. Intirizzita, impacciata, dura.
- ↑ 7. Illegittima, non del tutto italiana; scarsa, non rispondente in ogni parte al concetto. Si ricordi nel son. Che diavol fate voi, Madonna Nera? Tosco innesto son io su immondo stelo.
- ↑ 9. Rifacimento del noto verso di Dante (Purg., VI, 26):
Ahi serva Italia, di dolore ostello... - ↑ 10. Il cui danno è l’essere divisa in troppe parti.
- ↑ 12. «Per mancanza di vero amor proprio, le diverse Provincie d’Italia si ostinano a parlare il dialetto Calabrese, Veneziano, Genovese, Bolognese, Piemontese, Romagnuolo ecc. E cosí pure, per mancanza totale di alti sensi, di memore, e risentito animo, e di conoscienza, e stima del valore della propria vera lor lingua scrivibile, si avviliscono essi ad imparare, e balbettare la bruttissima lingua d’un bruttissimo popolo». (Nota dell’A.). Non è possibile non essere d’accordo con l’A. allorquando egli esorta gli Italiani a coltivare ed a usare rettamente la loro lingua, indice primo e importantissimo della comune nazionalità: ma non credo sia egualmente giusto e bello consigliare l’abolizione de’ vari dialetti, che sono come le caratteristiche individuali delle varie parti del nostro paese. — Ti parti, allontànati.
- ↑ 14. Arti, usi, costumi: tornato italiano il linguaggio, anche tutto il rimanente tornerà italiano.