Dal Misogallo (Alfieri, 1912)/Sonetto XVIII
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Vittorio Alfieri - Dal Misogallo (1789-1798)
Sonetto XVIII
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Sonetto XVIII.
20 novembre 1792 in Firenze.
Di Libertà maestri i Galli? Insegni1
Pria servaggio il Britanno, insegni pria2
Umiltade l’Ispano, o codardia
4 L’Elvezio, o il Trace3 a porre in fiore i regni.
Sian dell’irto4 Lappon gli accenti pregni
Di Apollinea soave melodia:
Taide5 anzi norma alle donzelle dia
8 Di verginali atti pudichi, e degni.
Di Libertà maestri i Galli? E a cui?6
A noi fervide ardite Itale menti,
11 D’ogni alta cosa insegnatori altrui?7 —
Schiavi or siam, sí; ma schiavi almen frementi;8
Non quali, o Galli, e il foste, e il siete vui;
14 Schiavi, al poter qual ch’ei pur sia, plaudenti.9
Note
- ↑ 1. «È uso comunissimo tra i Francesi di volere insegnare alle altre Nazioni quelle cose appunto che essi non hanno né imparate, né praticate; ma tosto che incomincino a balbettarne i nomi, tenendole per sapute, entrano in cattedra ad insegnarle. Cosí, venti anni addietro, insegnavano a tutta l’Europa l’Economia politica, nella quale poi gli abbiamo veduti sí esperti, dai fatti» (N. dell’A.). Per la mossa di tutto questo sonetto, vegg. l’osservazione ai versi 5-8 dell’altro sonetto: Cessar io mai d’amarti? Ah! pria nel cielo.
- ↑ 1-2. È noto quanto l’A. ammirasse gli Inglesi per il loro amore alla libertà e soprattutto per il loro ‘equitativo governo’: onde servaggio va qui inteso nel significato di servire altrui.
- ↑ 4. Il Trace, il Turco, famoso per la sua inesperienza e crudeltà nel governare.
- ↑ 5. Irto, ruvido, selvaggio: il Berchet nelle Fantasie:
Su! nell’irto increscioso Alemanno,
Su! Lombardi, puntate la spada... - ↑ 7. Taide, la meretrice dell’Eunuchus di Terenzio e del XVIII canto dell’Inf. dantesco.
- ↑ 9. Efficace la ripetizione delle parole con cui il son. comincia. — A cui, a chi?
- ↑ 10-11. Il Leopardi, nei Paralipomeni (I, 28):
Né Roma pur, ma col mental suo lume
Italia inerme e con la sua dottrina
Vinse poi la barbarie, e in bel costume
Un’altra volta poi tornò regina;
E del goffo stranier, ch’oggi presume
Lei dispregiar, come la sorte inchina,
Rise gran tempo, ed infelici esigli
L’altre sedi parer vide a’ suoi figli;
e il Giusti, nella Terra dei Morti, proprio dei Francesi, a Gino Capponi:
Gino, eravamo grandi
E là non eran nati. - ↑ 12. Schiavi almen frementi, schiavi almeno non ancóra assuefatti alla servitú.
- ↑ 14. Nel rame preposto al Misogallo si legge questo epigramma:
Sempre insolenti
Coi Re impotenti:
Sempre ridenti
Coi Re battenti:
Talor valenti:
Ma ognor serventi,
Sangue-beventi,
Regi stromenti.