Corano/Capitolo XLVIII

Capitolo XLVIII

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo XLVIII
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CAPITOLO XLVIII.

la vittoria.

Dato alla Mecca. — 29 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.  Abbiamo riportato per te una vittoria strepitosa,1

2.  Affinchè Dio abbia occasione di perdonarti i falli antichi e recenti; affinchè ti colmi di benefizj, e ti diriga nella via retta; [p. 263 modifica]

3.  Affinchè t’assista col suo potente soccorso.

4.  È desso che fa scendere la tranquillità nel cuore dei fedeli, acciò aumentino continuamente la loro fede, le armate dei cieli e della terra appartenendo a Dio pieno di scienza e di saviezza;

5.  Affinchè (Dio dal canto suo) introduca i credenti, tanto uomini che donne, nei giardini bagnati da fiumi per restarvi eternamente; affinchè egli cancelli le loro cattive azioni. È una felicità immensa che Dio tiene in riserva.

6.  Ei punirà gl’ipocriti e gl’idolatri de’ due sessi, e tutti coloro che giudicano male di Dio. La ruota della disgrazia gira contro loro. Dio è sdegnato con essi, e li maledice; ha preparato per essi il fuoco dell’inferno, e che risultamento spaventevole!

7.  Le armate del Cielo e della terra gli appartengono; egli è potente e savio.

8.  T’abbiamo mandato (o Maometto) per testimonio (per deporre contro di loro) per apostolo che annunzia ed avverte,

9.  Affinchè voi, o uomini, crediate in Dio, ed al suo profeta, l’assistiate, l’onoriate, e celebriate le sue lodi mattina e sera.

10.  Coloro che, dandoti la mano, ti giurano fedeltà, la giurano a Dio2; la mano di Dio sta sulle loro mani. Chi violerà il giuramento, lo violerà a danno proprio, e a chi resterà fedele al patto, Dio accorderà una ricompensa magnifica.

11.  Gli arabi del deserto che restarono indietro verranno a dirti: Le nostre mandre, e le nostre famiglie ci hanno impedito di seguirti; prega Dio che ci perdoni i nostri peccati. Le lingue di costoro proferiranno ciò che non è nei foro cuori. Di loro: chi potrà lottare contro Dio, s’egli vuole affliggervi con una disgrazia, od accordarvi qualche bene? Dio conosce le vostre azioni.

12.  Ma voi vi siete immaginati che l’apostolo ed i credenti non torneranno mai presso le loro famiglie, e siffatto pensiero piaceva ai vostri cuori: i vostri pensieri sono stati criminosi, e voi siete un popolo perverso.

13.  Abbiamo preparato un focolare ardente per gl’infedeli che non hanno creduto in Dio ed al suo apostolo.

14.  Il regno de’ cieli e della terra appartiene a Dio; egli perdona chi vuole, e gastiga chi vuole. È indulgente e misericordioso.

15.  Se voi andrete ad impadronirvi d’un bottino certo, gli arabi che son rimasti nelle lor case vi diranno: Fateci venire con voi. Essi vogliono cambiare la parola di Dio3. Di’ loro: Voi non verrete con noi. Dio l’ha già deciso così. Ti diranno che lo fate per gelosia; non è vero, ma pochi di loro comprendono.

16.  Di’ ancora agli arabi del deserto che sono rimasti in casa: Vi chiameremo a battervi contro nazioni potenti;4 voi le combatterete finchè non abbraccieranno l’islamismo. Se obbedirete, Dio vi accorderà una bella ricompensa; ma se tergiverserete, come avete fatto altra volta vi darà un gastigo doloroso. [p. 264 modifica]

17.  Se il cieco, il zoppo, il malato, non vanno alla guerra, non verrà imputato loro a delitto. Chi obbedisce a Dio ed al suo apostolo sarà introdotto nei giardini bagnati da fiumi; ma Dio gastigherà con un gastigo doloroso quei che avranno rivolto il tergo ai suoi comandamenti.

18.  Dio è stato contento di que’ credenti che ti hanno data la mano in segno di fedeltà sotto l’alberonota; egli conosceva i pensieri dei loro cuori: ha versato in essi la tranquillità, e li ha premiati con una vittoria immediata,

19.  E con un riceo bottino che si presero. Dio è possente e savio.

20.  Vi aveva promesso di farvi padroni d’un ricco bottino, e si affrettò di darvelo; ha distolto da voi il braccio de’ vostri nemici, affinchè questo avvenimento fosse un segno per i credenti, e per dirigervi nella strada dritta.

21.  Vi avea promesso anche altre spoglie di cui non avete potuto ancora impadronirvi; ma Dio le ha già in suo potere; egli è onnipotente.

22.  Se gl’infedeli vorranno combattervi, non tarderanno a fuggire, e non troveranno nè protettore nè ajuto.

23.  Questo è il costume di Dio, come l’ha praticato verso le generazioni passate. Tu non troverai variazione nei costumi di Dio.

24.  È desso che ha allontanato da voi il braccio dei vostri nemici, come gli ha posti al coperto dai vostri colpi nella valle della Mecca, dopo avervi accordata la vittoria sovr’essi. Dio vede le vostre azioni.

25.  Sono essi che non credono, e che v’allontanano dall’oratorio sacro, come pure dalle offerte che intercettano, e non lasciano passare alla loro destinazione. Se i credenti di ambo i sessi, che voi non conoscete, non si fossero mescolati fra loro; se non vi fosse stato a temere, nella mescolanza, un delitto per parte tua, e se Dio non avesse desiderato accordare la sua grazia a chi gli piacesse; s’essi fossero stati separati (i credenti dagl’infedeli), noi avremmo dannati gl’infedeli ad un gastigo doloroso.

26.  Nel mentre che gl’infedeli hanno posto nei loro enori il furore, il furore degl’ignoranti, Dio ha fatto scendere la tranquillità nel cuore dell’apostolo. In quei dei credenti vi ha stabilito la parola della devozione; essi ne erano degni, ed i più adatti a riceverla. Dunque Dio conosce tutto.

27.  Dio ha confermata la realtà di quel sogno dell’apostolo quando gli fece sentire queste parole: Voi entrerete nell’oratorio sacro, se Dio vorrà, sani e salvi colla testa rasa, o i capelli tagliati corti; vi entrerete senza timore. Dio sa ciò che voi non sapete. Vi ha riservata inoltre una vittoria che seguirà senza ritardo.

28.  È desso che ha mandato il suo apostolo munito della (direzione) e della vera religione, per inalzarla al disopra di tutte le religioni. La testimonianza di Dio ti basta.

29.  (Maometto) è l’inviato di Dio; i suoi compagni sono terribili agl’infedeli, ed affettuosi fra loro. Li vedrai inginocchiati e prostrati, cercare il favore di Dio e la sua sodisfazione; sulla loro fronte brilla un segno, traccia delle loro prostrazioni. Ecco a che li rassomigliano il Pentateuco ed il Vangelo: Sono come quella semenza che è nata; diviene grande, e grossa, e si consolida sul suo stelo; essa rallegra il coltivatore. Tali essi sono, affinchè gl’infedeli ne concepiscano dispetto. Dio ha promesso a chi crede, e fa buone opere, il perdono dei peccati, ed una generosa ricompensa. 5

Note

  1. Non si è d’accordo sul fatto cui si deve applicare questa parola. Alcuni sano che tal frase, sebbene al preterito, deve riferirsi, nel senso profetico, alla presa della Mecca e che è stata rivelata due anni prima della conquista di questa città. Altri credono che si tratti della presa di Khaiber, fortezza ebrea, o di quella di Monta città dell’impero romano.
  2. Era la maniera di giurare degli arabi, o di contrarre un impegno.
  3. Poichè Dio non avea promesso la vittoria che a coloro che avrebbero combattuto sempre a fianco di Maometto.
  4. Non s’è d’accordo se questa (denominazione) di guerra riferisca a qualche grande impero come la Persia o Roma, ovvero a Ben-Honeifa tribù possente nel Yemama.
  5. Era il giuramento che molti musulmani hanno attribuito a Maometto alla spedizione di Alhodeibiya, quando i mecchesi volevano opporsi al pellegrinaggio della Mecca, che Maometto aveva loro annunziato di voler fare in uno scopo tutto pacifico.