Corano/Capitolo VIII

Capitolo VIII

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo VIII
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CAPITOLO VIII.

il bottino.

Dato a Medina.— 76 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.T’interrogheranno sul bottino. Rispondi loro: il bottino appartiene a Dio. od al suo inviato. Temete il Signore. Cercate ad accomodarvi amichevolmente fra voi, ed obbedite a Dio, ed al suo inviato, se siete fedeli.

2. I veri credenti sono quei. di cui il cuore è penetrato da timore quando si pronunzia il nome di Dio, di cui la fede aumenta ad ogni lettura de’ suoi insegnamenti. e che non hanno fiducia che nel loro Signore;

3. Che osservano la preghiera, e fanno l’elemosina, coi beni che lor dispensiamo.

4. Quelli sono i veri credenti; occuperanno dei gradi (secondo le loro opere) presso il loro Signore; avranno il perdono, ed un nutrimento abbondante.

5. Ricordati del momento in cui Dio li fece sortire dalla tua dimora per la missione della verità, e che una parte dei credenti ti seguiva contro voglia;

6. Che si misero a discutere con te sulla verità che era già chiaramente apparsa; e venivano come se fossero condotti alla morte, come se la vedessero coi loro proprj occhi.1

7. Il Signore vi aveva promesso che vi avrebbe fatto impadronire di una delle due armate; voi desideraste che non fosse la più forte. Il signore nonostante volle provare la verità delle sue parole coll’esterminare fino all’ultimo gl’infedeli, Per stabilire la verità, ed annientare la menzogna, quando anche i colpevoli ne concepissero dispetto.

9. Quando imploraste l’assistenza dell’Altissimo, vi esaudì. Io vi appoggerò, disse, con diecimila angeli che si succederanno senz’intervallo.

10. Vi fece questa promessa per apportare nel vostro cuore la gioja, e la fiducia. Ogni soccorso viene da Dio, poichè è potente, e savio.

11. Rammentatevi il momento in cui, per segno di sicurezza, vi fece addormentare, e fece scendere l’acqua dal Cielo per purificarvi. per allontanare da voi l’abbominazione di Satana, per legare i vostri cuori colla fede, e consolidare i vostri passi.2. [p. 86 modifica]

12. Disse allora agli angeli: Io sarò con voi, andate a rassicurare i credenti. Io avrò cura di spargere il terrore nel cuore degl’infedeli. Abbattete le loro teste, e percuotete le estremità delle loro dita.

13. Essi hanno fatto uno scisma con Dio, ed il suo apostolo. Chiunque si separerà da Dio, e dal suo apostolo, proverà quanto Dio è terribile nei suoi gastighi.

14. Questa è la vostra retribuzione, soffritela; il fuoco è preparato per gl’infedeli.

15. O credenti! quando incontrerete il nemico che cammina in ordine, non prenderete la fuga.

16. Chiunque volgerà le spalle il giorno del combattimento, a meno che non sia per tornare alla carica, o per rannodarsi, sarà colpito dall’ira di Dio. La sua dimora sarà l’inferno; che soggiorno spaventevole!

17. È Dio che li uccide, non voi. Quando tu scagliavi (un colpo) non eri tu che lo scagliavi, era Dio, per provare i fedeli con una bella prova; poichè Dio sente, e sa tutto.

18. Dio l’ha fatto perchè riduce a niente le astuzie degl’infedeli.

19. Avete desiderata la vittoria, o infedeli! e la vittoria si è cambiata contro voi. Se cesserete di combatterci, vi sarà più vantaggioso. Se ci ritornerete, anche noi ci ritorneremo. L’essere in gran numero non vi servirà a niente, poichè Dio è coi credenti.

20. O credenti! obbedite a Dio, ed al suo apostolo; non ve ne allontanate mai. L’avete inteso?

21. Non rassomigliate a quei che dicono: Vi ascoltiamo, e che poi non ascoltano.

22. Non vi sono animali più vili presso Dio che i sordi e i muti, che non sentono niente.

23. Se Dio avesse conosciuta in essi qualche buona disposizione, avrebbe lor dato l’udito, ma se l’avessero, si volgerebbero, e si allontanerebbero da lui.

24. O credenti! rispondete alla voce di Dio, e del profeta quando vi chiama a ciò che vi fa vivere, e sappiate che Dio s’intromette fra l’uomo, ed il suo cuore, e che un giorno sarete tutti riuniti attorno di lui.

25. Temete la tentazione: gl’ingiusti non saranno i soli che essa guadagnerà, e sappiate che Dio è terribile nei suoi gastighi.

26. Ricordatevi che, deboli, ed in piccolo numero in questa contrada3 voi temevate di essere sterminati dai vostri nemici; ma Dio vi ha dato un asilo, vi ha protetti col suo soccorso, ed ha provveduto alla vostra sussistenza. Forse che voi lo ringrazierete?

27. O credenti! badate di non ingannare Dio, ed il profeta. Non usate la frode ne’ vostri impegni giacchè siete istrutti.

28. Pensate che le vostre ricchezze, ed i vostri figli sono un soggetto di tentazione, e che la ricompensa che Dio vi prepara è magnifica.

29. O credenti! se temete il Signore, egli vi separerà dai malvagi, espierà le vostre colpe, e vi perdonerà, poichè è generoso dispensatore di grazie.

30. Quando gl’infedeli tramavano un complotto contro di te, quando volevano prenderti, ucciderti, o cacciarti, Dio lo tramò contro loro, e certamente Dio è il più abile a formare un complotto. [p. 87 modifica]

31. Se si rileggono loro i nostri insegnamenti, dicono: Noi li avevamo già intesi. Non dipenderebbe che da noi a produrne dei simili. Sono un’orditura di sogni degli antichi.

32. Dio onnipotente! se il Corano è realmente la verità, fa piovere dal Cielo i sassi sui nostri capi; facci provare qualche gastigo doloroso.

33. Dio non li punisce, finchè tu sei fra loro; egli non li punisee neppure mentre implorano il suo perdono4.

34. Ma non ostante Dio li castigherà quando allontaneranno i fedeli dal sacro tempio della Mecca, sebbene non ne siano i custodi, perchè i custodi del tempio sono coloro che temono Dio; la maggior parte l’ignora.

35. La loro preghiera alla Casa santa non era che un sibilo, ed un battimento di mani5. Essi ascolteranno queste parole: Provate la pena della vostra empietà.

36. Gl’infedeli spendono le loro ricchezze per distogliere gli altri dalla via di Dio; le spenderanno tutte. Un pentimento amaro ne sarà il frutto, e saranno vinti.

37. Gl’infedeli saranno riuniti all’inferno.

38. Iddio separerà il cattivo dal buono, accatasterà i cattivi gli uni sugli altri, ne formerà un fascio, e lo metterà al fuoco dell’inferno. Allora i cattivi saranno perduti per sempre.

39. Di’ agl’infedeli che se pongono un fine alla loro empietà, Dio perdonerà loro il passato; ma se ricadranno, hanno dinanzi gli occhi l’esempio degli antichi popoli.

40. Combatteteli fino a che non vi sia più luogo a tentazione6, e che non vi sia altro culto che quello di Dio unico; se metteranno una fine alle loro empietà certamente Iddio vede tutto.

41. Se ci volgon le spalle, sappiate che Dio è il vostro protettore; che protettore, e che difensore!

42. Sappiate che quando avete fatto un bottino, la quinta parte va a Dio, al profeta, ai parentí, agli orfani, ai poveri ed ai viaggiatori; se credete in Dio, a ciò che rivelammo al nostro servitore nel giorno della Distinzione7, nel giorno in cui le due armate si scontrarono. Dio è onnipotente.

43. Ricordatevi del giorno in cui eravate accampati sul passo più vicino, i vostri nemici sul passo più lontano della valle, e che la carovana era più in basso8. Se aveste preso degl’impegni reciproci vi avreste mancato, spaventati dal numero del nemico9; ma vi ci siete trovati riuniti, (come per caso) affinchè Dio compisse l’opera decretata nei suoi destini; [p. 88 modifica]

44. Affinchè colui che doveva perire, perisse per un segno evidente del Cielo, e colui che doveva sopravvivere, vivesse per il medesimo segno. Dio sa, e comprende tutto.

45. Ricordati o Maometto! che Dio ti mostrò in sogno l’armata nemica in piccolo numero. Se te l’avesse mostrata più forte, avreste tutti perduto il coraggio, ed avreste a questo proposito promosse delle dispute; egli ha voluto preservarvene. Sa cosa nasconde il cuore umano.

46. Quando vi trovaste in faccia del nemico, Dio ve lo fece distinguere in piccolo numero; ne dimimuì il numero agli occhi vostri per compire l’opera decretata nei suoi destini. Egli è il termine d’ogni cosa.

47. O credenti! quando vi trovate in presenza di gente armata siate irremovibili, e ripetete continuamente il nome del Signore. Sarete benedetti.

48. Obbedite a Dio, ed al profeta; non promuovete dispute, giacchè abbatterebbero il vostro coraggio, e vi toglierebbero i resultatí. Siate perseveranti, poichè Dio è coi perseveranti.

49. Non fate come quei Mecchesi che sortirono con vanagloria ed ostentazione dalle loro case per distorre gli uomini dalla via del Signore. Egli vede tutto.

50. Satana aveva già preparate le loro azioni, e lor disse: Oggi sarete invincibili; io vi ajuterò. Ma quando le due armate furono in presenza, volse le spalle dicendo: Non me ne mischio più, io vedo ciò che voi non vedete, temo Dio che è terribile ne’ suoi gastighi.

51. Gl’ipocriti, e coloro che hanno il cuore attaccato d’una infermità, dicevano allora: La loro credenza li rende ciechi10. Ma chi mette la sua fiducia in Dio sa che è potente, e savio.

52. Quale spettacolo, quando gli angeli tolgono la vita agl’infedeli! Li colpiscono nel viso, e nei fianchi, e gridano: Andate a gustare la pena del fuoco.

53. Questo supplizio è l’opera delle vostre mani, giacchè Dio non è un tiranno per i suoi servitori.

54. La loro sorte rassomiglia a quella della famiglia di Faraone, e degl’increduli che l’hanno preceduti. Dio li annienta per le loro iniquità. Egli è forte e terribile nei suoi gastighi.

55. Si è perchè Dio non cambia i benefizj di cui ricolma gli uomini, finchè non pervertano i loro cuori. Egli vede ed intende tutto.

56. La loro sorte rassomiglia a quella della famiglia di Faraone, ed a quei che prima di loro, hanno trattato di bugie i segni del Signore. Noi li abbiamo distrutti per i loro peccati, ed abbiamo sommersa la famiglia di Faraone; erano tutti empj.

57. Non vi sono presso Dio animali più vili di quei che non credono, e che restano infedeli,

58. Di quei con cui hai fatto un patto, e che lo rompono ad ogni momento, e non temono Dio.

59. Se tu riesci ad impadronirtene in guerra, disperdi col loro supplizio quei che li seguiranno affinchè vi pensino.

60. Se tu sospetti qualche tradimento da parte di una popolazione, rendile la pariglia. Dio non ama i traditori.

61. Non credere che gl’infedeli abbiano il disopra, giacchè non possono indebolire la possanza di Dio.

62. Mettete dunque su piede tutte le forze di cui disponete, e molti cavalieri per intimidire i nemici di Dio, ed i vostri, ed altri ancora che non [p. 89 modifica] conoscete, ma che Dio conosce. Tutto ciò che avrete speso nella via di Dio vi sarà pagato e non sarete punto lesi.

63. Se inclinano alla pace, tu ti vi presterai ancora, e porrai la tua fiducia in Dio, poichè sente e sa tutto.

64. Se ti tradiranno, Dio ti basterà: è lui che vi ha ajutato colla sua assistenza, e con quella dei fedeli. Egli ha unito i loro cuori. Se tu avessi spese tutte le ricchezze della terra, tu non vi saresti riuscito. Ma Dio li ha uniti poichè è potente, e savio.

65. O profeta! Dio, e quei credenti che ti seguono, ti bastano.

66. O profeta! eccita í credenti a combattere. Venti uomini di loro intrepidi atterreranno duecento infedeli. Cento ne faranno fuggire mille perchè gl’infedeli sono senza saviezza.

67. Ma Dio vi alleggerirà il vostro lavoro, sa quanto siete deboli. Cento uomini di voi decisi vinceranno duecento nemici, è mille trionferanno di duemila col permesso di Dio che è cogl’intrepidi.

68. Non è mai riuscito ai profeti di fare prigionieri senza commettere grandi stragi sulla terra. Voi desiderate il bene di questo mondo, e Dio vuol darvi quello dell’altro. Egli è potente, e savio.

69. Se non vi fosse stato precedentemente il permesso di Dio11, avreste espiato ciò che avete preso, per mezzo di un gastigo doloroso.12

70. Nudritevi coi beni presi lecitamente ai nemici, temete il Signore. Egli è clemente, e misericordioso

71. O profeta! di’ ai prigionieri che sono in tue mani: Se Dio vede i vostri enori retti, vi darà ricchezze più preziose di quelle che vi sono state tolte, evi perdonerà, perchè è clementê, e misericordioso.

72. Se vogliono ingannarti, si è perchè già hanno risoluto d’ingannare Dio. Egli te li ha consegnati, ed è sapiente, e savio.

73. I credenti che avranno abbandonate le loro case per combattere coi loro beni, e colle loro persone nella via di Dio, quei che avranno dato asilo al profeta, e l’avranno assistito nelle di lui opere, saranno considerati come parenti gli uni cogli altri. Quei che hanno creduto, ma non hanno emigrato, non saranno compresi nelle vostre relazioni di parentela fino a che essi ancora non abbiano abbandonate le loro case. Ma se imploreranno il vostro appoggio per la fede, glielo accorderete, a meno che non sia contro i vostri alleati. L’altissimo vede le vostre azioni.

74. Gl’infedeli si prestano un’assistenza reciproca. Se voi non farete altrettanto, il paese sarà invaso dal disordine, e da grandi mali.

75. Quei che hanno creduto, e lasciate le loro case per combattere nella via di Dio, quei che hanno dato asilo, ed assistito il profeta, sono questi i veri credenti. Ad essi spettan di dritto, il perdono del Signore, e benelizj generosi.

76. Quei che hanno creduto, e poi emigrato, e che combattono nella via di Dio, fanno parte della vostra comunità; ma gli uomini uniti per legami di sangue, sono più prossimi gli uni cogli altri. Così è scritto nel libro di Dio, e Dio sa ogni cosa13. [p. 90 modifica]

Note

  1. Questo si riferisce al primo combattimento di Bedr. Maometto aveva saputo che una carovana di coreiciti ritornava carica di merci dalla Siria alla Mecca, e concepì il progetto di attaccarla. La carovana parimenti temendo un attacco di Maometto sulla strada, mandò alla Mecca a domandare un convoglio, e prese intanto la strada più vicina al mare. Partirono dalla Mecca circa mille uomini incontro alla carovana, e fu allora che le opinioni si divisero nel campo di Maometto. Alcuni credevano che era meglio gettarsi sulla carovana, altri che bisognava fare un gran colpo, e malgrado la sproporzione di forze attaccare i Mecchesi. Maometto intanto cercava a dare coraggio ai suoi, promettendo loro l’assistenza divina.
  2. Prima del combattimento, i maomettani occupavano un terreno arido, e sprovisto d’acqua; essi ne tiravano un cattivo augurio per il risultato della loro intrapresa. Satanasso si serviva del mezzo dei sogni per far loro apparire questa situazione, e cercava di far vacillare la loro fede. Nella notte Dio mandò una píoggia abbondante per dissetarli, e purificarli.
  3. Cioè, alla Mecca. Maometto si dirige qui ai Mohadjer, cioè a quelli che avevano abbandonata la Mecca.
  4. Questo si riferisce, secondo gli uni ai fedeli misti agli idolatri, secondo gli altri agl’idolatri medesimi che in accesso di pentimento, imploravano il perdono di Dio.
  5. Gl’idolatri facevano questo strepito per disturbare Maometto nelle sue preghiere.
  6. Cioè, che non vi sia più tentazione all’idolatria. La parola fitneh, che in origine, e in questo passaggio del Corano vuol dire tentazione, s’impiega anche per sedizion, disordine, discordia, disturbo, qualunque motivo, o soggetto di disordine, si applica ancora ad un individuo che è la cagione di disturbi.
  7. La giornata di Bedr, in cui per la prima volta gl’infedeli furono in presenza dei credenti.
  8. La carovana dei coreiciti seguiva la strada più vicina al mare; si trovava per conseguenza più in basso dei musulmani da una parte, e dei mecchesi idolatri dall’altra.
  9. La superiorità delle forze nemiche vi avrebbe spaventati al punto di farvi abbandonare il campo di battaglia; ma ignorandone il numero avete resistito con coraggio.
  10. S’intende, per attaccare forze più considerevoli delle loro.
  11. Cioè, se Dio avesse precedentemente autorizzato il riscatto dei prigionieri.
  12. Cioè, il riscatto degli schiavi presi alla battaglia di Bedr. Dopo questa battaglia furono condotti dinanzi a Maometto settanta prigionieri. Alcuni musulmani zelanti opinavano per la morte, ma siccome fra gli schiavi si trovava qualche parente di Maometto, furono rilasciati mediante un riscatto. In seguito di quest’atto di debolezza, che talune rivelazioni anteriori sembravano autorizzare, Maometto ne ricevè una che condannava l’indulgenza verso gli schiavi.
  13. Questo passo è stato rivelato per fissarei rapporti legali fra gli arabi. Accadeva che i compagni di Maometto, e quei che avevano emigrato, succedevano gli uni agli altri in pregiudizio dei parenti.