Commedia (Neumeister)/Inferno/Canto IV
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CANTO IIII·nelquale moſtra delp̃mo cerchio dinferno luogo ditto limbo. Et qui tratta dellapena de non baptezzati. Et diua lenti huomini. Liquali moriro innanzi laue nimēto dicriſto et nõ conobbero debitamête idio et come criſto traſſe diğſto luogo multe anime:
un grave tuon ſichio mi riſcoſſi
come persona che per forza deſta
Et locchio ripuſato intorno moſſi
dritto leuato et fiſo riguardai5
per conoſcer lo loco douio foſſi
uero echen ſu la proda mi trouai
delaualle dabiſſo doloroſa
chen torno accogle dimfiniti guaui
Obſcura profondera et nebuloſa10
tanto che perficcar louiſſo alfondo
inon uidiſcernea alcuna coſa
Ordiſcendian quagiu nel cieco mondo
comincio el poeta tutto eſmorto
iſaro elprimo e tu ſarael ſecondo15
Ondio che delcolor mifui accorto
diſſi come uerrò ſe tu pauenti?
che ſuoli almio dubiar eſſere conforto?
Et egli adme langoſcia delle genti
che ſon quagiu neluiſo mi dipigne20
quella pietà che tu pertema ſenti
Andiam che lauia longa mi ſoſpigne
coſi ſimiſe et coſì mi fentrare
nel primo cinghio che labiſſo cigne
Quiui ſecundo cheo pera ſcoltare25
non auea pianto mai che diſoſpiri
chelaera eterna faceuan tremare
Et ciò aduenia di duol ſanza martiri
cauen leturbe cheran molto grandi
dinfanti et difemine et diuiri30
Elbuon maeſtro ad me tu non dimandi?
che ſpiriti ſon queſti che tu uedi?
oruo che ſappi innanzi che più andi
Che non peccaron eſeglianno mercede
35non baſta per che non ebbero bapteſmo
che parte della fede che tu credi
Et ſe fuor dinanzi alcriſtianeſmo
non adorar debitamente dio
et diqueſti cotal ſoniomedeſmo
40Per tal difecto non per altro rio
ſemo damnati et ſol ditanto offeſi
che ſenza ſpeme uiuemo indiſio
Guarduol miuenne alcor quando lointeſi
pero che gente dimolto ualore
45conobbi che inquii limbo eran ſoſpeſi
Dimmi maeſtro mio dimmi ſegnore
comincia io per uoler eſſer certo
diquella fede che uince ogni errore
uſcici mai alcuno o per ſuo merto
50o per altrui che poi foſſe beato
et quei chenteſe ilmio parlar coperto
Riſpuoſe io era nuouo inqueſto ſtato
quandio ciuidi uenire un poſſente
conſegna diuittoria coronato
55Traſſeci lombra del primo parente
dibel Tuo figlio et Quella dinoe
dimoyſe legiſta et ubidente
Abraham patriarcha et Dauid re
iſrael colpadre et coſuoi nati
60et con Rachaele percui tanto ſe
Et altri molti et feceli beati
et uo che ſappiè che dinanzi adeſſi
ſpiriti humani non eran ſaluati
Non laſciauan landar per chei diceſſi
65ma paſſauan laſelua tutta uia
Iaſelua dico diſpiriti ſpeſſi
Non era lunga anchor Ianoſtra uia
diqua dalſommo quadio uiddi unfocho
che hemiſperio ditenebre uincia
70Dilungi uerauamo anchor unpocho
ma non ſi chi non diſcerniſſi imparte
che orreuol gjente poſſedea quel luoco
O tu che honori ſcienza et arte
queſti chiſono canno cotanto honoranza?
75che dal modo dehaltri lidiparte?
Et quelli adme Ionorata nominanza
che dilor Tuona fu nella tua uita
grada acquila iriciel che ſi liauanza
Intanto uoce fu per me udita
80honorate laltiſſimo poeta
lombra ſua torna chera dipartita
Poi che lauoce fu reſtata et cheta
uidi quatro grandombre annoi uenire
ſembianza auean ne triſta ne lieta
85Luobon maeſtro comincio adire
mira collui conquella ſpada imano
che uien dinanzi atre ſi come ſire
Quelli e homero poeta ſourano
laltro e horatio fatyro che uene
90houidio elterzo et l lultim lucano
Pero che ciaſchun meco ſi couene
nel nome che ſono lauoce ſola
fannomi honore et dicio fanno bene
Coſi uidio adunar labella ſcola
diquel ſignor dellaltiſſimo canto
che ſoura lialtri comaquila uola
Da chebber ragionato inſieme alquanto
uolſerſi ame conſaluteuol cenno
elmio maeſtro ſorriſe detanto
Et piu donore ancora aſſai mifenno100
che ſimi fecer dellaloro ſchiera
ſi chio fui ſexto tracotanto ſenno
Cuſi andamo inſino alalumera
parlando coſe cheltacere e bello
ſiccomeral parlar cola douera 105
Giugnemo alpie dun nobile caſtello
ſette uolte cerchiato dalte mura
difeſo intorno dunbel fiumicello
Queſto paſſammo come terra dura
per ſette porte intrai conqueſti faui110
uenimmo imprato difreſca uerdura
Genti ueran conocchi tardi et graui
digrande auctorita nelor ſembianti
parlauan rado conuoci ſoaui
Traemoci coſi dallun decanti115
inluogo aperto luminoſo et alto
ſi che ueder ſi potean tutti quanti
Cola diritto ſoural verde ſmalto
mi fur moſtrati liſpiriti magni
che del ueder inme ſtello nexalto120
I uidi heletra conmolti compagni
traquai conobbi Hector et Enea
ceſare armato conliocchi grifagni
uidi camilla et Japantaſilea
125dalaltra parte et uidil relatino
che conlauina ſua figla ſedea
uidi quelbruto che caccio tarquino
lucretia lulia martia et cornigla
et Colo inparte uidil ſaladino
130Poi che innalzai unpoco piti lecigla
uidil maeſtro dicolor chefanno
ſeder tra filo ſofiea famigla
Tutti lomiran tutti bonor lifanno
qutui uidio focrate et piatone
135chenanzi alialtri più preſſo liſtanno
Democlito chel mondo accaſo pone
diogeneſ anaxagora et tale
empedocleſ Eraclito et zenone
Et uidil buono accoglitor delquale
140dia ſcoride dico et uidi orfeo
tulio almo et ſeneca morale
Euclide geometra et Tholomeo
auicenna ypocrate et Galieno
auerroiſ chel gran comento feo
145I non poſſo ritrar ditutti apieno
pero che ſimicaccia illunga tema
che molte uolte alfatto ildir uien meno
La ſexta compagnia indue ſiſcema
peraltra uia mimena ilſauio ducha
150fuor della queta nelaura che trema
Et uegno imparte oue none chelucha