Colpo d'occhio a Roma/Giornata settima
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DINTORNI DI ROMA. GIORNATA SETTIMA.
VETTURE PER I VICINI PAESI E CITTA’.
Per Albano, Genzano, Velletri, si trovano legni in Via del Teatro Valle N. 8, 10. 12. Per Fiumicino in Via di Monserrato 11. Per la Sabina, Vicolo degli Spagnoli N. 28, e Via delle Botteghe Oscure N. 57. Per Albano, e anche Ariccia, Genzano, Marino, Velletri, in Via del Paradiso N. 48, e Torre Argentina 48 e 77. Per Frascati, all’Albergo dei tre Re verso S. Marco. Per Ronciglione, Viterbo, alla Palombella N. 35, e Via dell’Anima N. 62. Per Monte Porzio, Monte Rotondo Via del Seminario N. 82. Per Rieti in Piazza Pollarola all’Albergo del Sole N. 74. Per Civita Castellana, Genazzano Palestrina, Albergo in Via degli Orfani N. 88. Per Tivoli, Subiaco, in Piazza di Monte Citorio N. 124. Per Frosinone al Vicolo delle Grotte N 28. Per Terracina Via dei Barbieri N. 3. Per Zagarolo Via di S. Venanzio dei Camerinesi N. 35. Per Porto d’Anzio e Nettuno da Bachille in Via del Leone.
Per le Poste poi dei Cavalli, Recapito di Vetture per ogni altra parte dello Stato, e per l’Estero, oltre le Diligenze alla Posta delle Lettere, si rinvengono in Via dell’Orso N. 8, all’Albergo in Via della Campana 8. 18, alla Stelletta, all’Albergo della Posta in Via di Monte Brianzo N. 14, all’Albergo Nuovo al Vicolo Giustiniani N. 6, 7, 8. Ma volendo in Albano, e d’intorni condurvisi per la Ferrovia, l’Omnibus parte da Monte Citorio nel mattino alle 5 e tre quarti, alle 10 e 20 minuti, e alle 3 e 55 pomeridiane. Per Frascati alle 6 e un quarto, e alle 11 e 20 antimeridiane e alle 4 e 20 pomeridiane; oltre nelle Festa alle 8 e 35. E detto Omnibus guida fuor di Porta Maggiore alla Stazione della Ferrovia che mena in Albano, in Frascati e che da Roma giungerà al confine Napoletano.
Volendo dunque vedere la graziosa città di Frascati ove si conducono i ricchi convalescenti per la salubrità dell’aria, per l’amena veduta, per la continua villeggiatura che vi è di molti romani, forestieri, e principi, si và colla Ferrovia, la quale conduce fino alla Stazione di Frascati che rimane circa un miglio e mezzo dalla città, ma vi sono gli Omnibus per trasporto. Tale Ferrovia è lunga circa miglia 18, e si percorre in 28 minuti, passandosi dopo il 15 miglio in brevi minuti e velocemente il Tunuel che è un oscuro foro entro la rupe, lungo circa un buon terzo di miglio. Prima di entrare in Frascati, la Società delle Ferrovie ha nel 1856 costruito ameno Casino con giardinetto, caffè, luoghi di ricreazione, di divertimento, e sale per desinarvi. Giace Frascati su di un alto ed ameno colle, al declivio del monte detto Tuscolo che s’innalza 2079 piedi sopra il livello del mare, e v’è il convento de’ RR. PP. Camaldolesi in solitario luogo, mentre alla sommità del monte esiste piccola, ma decorosa chiesa, accanto alle separate abitazioni dei Monaci con annessi piccoli giardinetti. Da colassù si gode un incantevole orizzonte. Gaja è la Piazza di Frascati, e s’innalza 334 metri sopra il livello del mare, e vi è il duomo di S. Pietro, e da altra parte il Seminario e Collegio con 64 Alunni, ed una Biblioteca di oltre 7000 volumi. Vi sono in Frascati belli caffè, decenti botteghe, e ridenti giardini nei ricchi Palazzi Borghese, Aldobrandini, Beccari, Cavalieri, Torlonia, Boncompagni, e Spada, con bellissime Ville Aldobrandini, Mondragone, Taverna, Torlonia, Odescalchi, Ruffinella e Falconieri. Si prendono in Frascati giumenti a fitto per condursi a vedere i vicini paesi di Monte Porzio, Colonna, Monte Compatri, Rocca Priora, Grotta Ferrata ove è il vasto Monastero dei Monaci Basiliani, con superba Biblioteca, Rocca di Papa, (Arx Albana) da ove pei Campi d’Annibale che sono ampie praterie, si ascende all’erto Monte Cave, o Monte Laziale, che è il monte più alto ed isolato degli Appennini, 2938 piedi parigini sopra il livello del mare, dedicato dagli antichi a Giove Laziale che vi aveva un sontuoso Tempio, sopra i ruderi di cui è oggi chiesa e convento dei RR. PP. Passionisti.
Se invece di andare a Frascati, prendesi la Ferrovia di Albano, alla Cecchina, ove termina, vi è Diligenza che guida 20 miglia più innanzi al delizioso paesetto di Porto d’Anzio, ove è l’amena riviera di mare, nè vi mancano acque solfuree, le acque Marziali Borghesiane da me rinvenute; e vi sono il magnifico Palagio Pontificio in alto, l’altro del Principe Aldobrandini, altro di Mengacci, e altro pure in alto del Principe Borghese a metà della via tra Porto d’Anzio, e l’altra Comune di Nettuno circa un miglio e mezzo l’un dall’altro discosti. Vi si vedono anche i ruderi del Porto Neroniano, e Nerone, e Caligola nacquero in Anzio, che fu superba città. A 7 miglia da Nettuno evvi Astùra, piccol Forte oggi, ove fu la Villa di Cicerone, ivi ucciso da Popilio Lena. — Andando invece in Albano, piace tale città gaja sulla corriera via di Napoli a 14 miglia e mezzo al sud da Roma in breve pendio su di amenissimo colle. Deliziosa è la sua posizione, e vi tengon villegiatura non pochi Principi e Regnanti, e la Romana nobiltà per la purezza dell’aria, pel dolce clima, e per l’amena sua posizione ed incantevoli vedute, nonchè del Lago d’Alba profondo 489 piedi, di sei miglia di circonferenza nel labbro inferiore con un emissario scavato nel vivo sasso lungo 3700 passi. Vi sono in Albano sontuosi Casini, larghe e rette vie, grandi locande, belle chiese, magnifiche ville Doria e Piombino, e deliziose passeggiate a destra o sinistra dette Gallerie, al termine delle quali a un miglio lungi è Castel Gandolfo da una parte, paese ameno per la villeggiatura dei Sommi Pontefici, con Collegiata di cui fu architetto il Bernini, e vi è un quadro di Pietro da Cortona, e altri del Maratta. Deliziose sono le ville Barberini e Torlonia. Dall’altra parte della Galleria giace la Comune di Ariccia. Per la bella via che da Albano a quella conduce, lontana soli metri 865, o meno d’un miglio, poco prima di giungere s’incontra il magnifico e superbo ponte inaugurato il 12 Ottobre 1859. È a tre ordini di archi, 6 cioè se ne vedono nell’inferiore ordine, 12 nel mezzano, 18 nel superiore di metri 950 di diametro, o di luce. Corona l’edificio un elegante cornicione. Il piano superiore del ponte è lungo metri 312, alto 60, largo 6, e 8, e la sua totale massa è di 118240 metri cubici. La costruzione è tutta di peperino; vi s’impiegarono 7 anni a compirlo, costò scudi 160000. L’opera fu immaginata e diretta dal Cav. Bertolini, il quale divenuto impotente per apoplesia mentre si era giunti poco oltre la metà del secondo ordine di arcate, si portò tutto a compimento sotto la direzione del ch. Ingegnere Primario di acque e strade Cav. Alessandro Bettocchi in allora Professore di Architettura Statica e Idraulica nella Università Romana, a cui si deve la correzione del residuo tratto di strada dall’Ariccia a Galloro, ed in ispecie il viadotto al sortire da Galloro istesso da lui progettato ed eseguito. Passato il grazioso paese dell’Ariccia, s’incontrano altri due ponti, uno dei quali 98 metri lungo, e quindi il Santuario di Galloro con annesso Convento dei RR. PP. Gesuiti. Dopo in un quadrivio vengono i così detti seditori di Genzano, ove incominciano tre viali lunghi e graziosi, de’ quali il più amplo conduce al Palazzo Cesarini in magnifica veduta, e con giardini superbi; altro viale guida alla città di Genzano incominciata nel 1255, ove oggi è grande villeggiatura. La via corriera segue per a Velletri. Non molto distante da Genzano è la Comune di Nemi, ove è un Lago di cinque miglia, detto Nemorense, o Specchio di Diana, 1036 piedi parigini sopra il livello del mare, e dicesi profondo 750 palmi. Da Albano si può andare nei paesi indicati sotto Frascati, e così nella vicina città di Marino, ove nel Duomo di S. Barnaba, v’è un superbo quadro del Guercino, e uno di Guido Reni, e del Domenichino nella Chiesa della SS. Trinità. — Da Roma si può anche condurre a Palo, essendo luogo di cacciagione, e di bagni sulla riva del mare a circa la metà della via da Civitavecchia.