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miglia, detto Nemorense, o Specchio di Diana, 1036 piedi parigini sopra il livello del mare, e dicesi profondo 750 palmi. Da Albano si può andare nei paesi indicati sotto Frascati, e così nella vicina città di Marino, ove nel Duomo di S. Barnaba, v’è un superbo quadro del Guercino, e uno di Guido Reni, e del Domenichino nella Chiesa della SS. Trinità. — Da Roma si può anche condurre a Palo, essendo luogo di cacciagione, e di bagni sulla riva del mare a circa la metà della via da Civitavecchia.

GIORNATA OTTAVA.

Non avvi Forestiere che veda Roma senza condursi nella melanconica città di Tivoli, che giace in amenissimo orizzonte alle falde dell’alto monte Catillo tutto di nudo roccia che gli sovrasta. A 4 miglia da Roma si passa sull’Aniene ponte Mammolo, detto da Mammèa madre di Alessandro Severo. A 12 miglia e mezzo a sinistra poco lontano dalla via evvi il Lago de’ Tartari; stagno di acque cariche di carbonato di calce incrostante le pianticelle ivi cadute, ed i suoi grandi depositi furon detti Lapis Tiburtinus, dal volgo Travertino. Il lago sparì, ed oggi è mantenuto dalle sole piovane acque. Dopo il 14 miglio risentesi il cattivo olezzo del gas idrogeno solforato delle acque Albule, dette Solfatara poco lontano dalla via; e dopo si passa sopra il ponte del canale che attraversa la strada, pel quale scorre un’acqua di glauco colore, ed è lungo due miglia, e và a scaricarsi nell’Aniene, o fiume Teverone. Poco distante della strada è la Solfatara, o Lago delle acque Albule, prima grande oltre un miglio, oggi ovale di soli palmi 260 largo, e 640 lungo; nel centro è fondo palmi 173, alle rive ove 60, ove 26. Poco lungi evvi l’altro Lago delle colonnette, lungo palmi 330, largo 200, profondo nel centro 231, e mercè un canale si congiunge coll’altro. Poco appresso vi si formò uno Stabilimento Balneario nel 1851, scavandovi dei seni, e vi accorron molti con morbi cutanei, ed altre malattie. Prose-