Cinzia, colà tra quelle balze alpine
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Là 've quel monte infin al ciel inalza | Figlio dell'aura, emulator de' venti | ► |
Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Girolamo Preti
IX
INVITO
Cinzia, colá tra quelle balze alpine
stassi la mia capanna, opaca, ombrosa:
la difende dal ciel quercia frondosa
e le fan mura intorno ortiche e spine.
Giace un mio giardinetto in quel confine,
ch’ha una veste di fior varia e pomposa;
la calta, il croco, il gelsomin, la rosa
daran fregi al tuo sen, ghirlande al crine.
Lá scaturisce un’onda in grembo al monte,
nel cui specchio potrai limpido e schietto
mirar quanto se’ bella, ornar la fronte.
Cosí, tu stessa a’ tuoi begli occhi oggetto,
vedrai qual sia maggior, giudice il fonte,
l’ardor de le tue luci o del mio petto.