Là 've quel monte infin al ciel inalza
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Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Girolamo Preti
VIII
PAESAGGIO AMOROSO
Lá ’ve quel monte infin al ciel inalza
la frondosa di querce ispida schiena,
e par che regga il debil fianco appena
quella d’alti dirupi orrida balza;
lá stassi Cinzia e, leggiadretta e scalza,
con l’orme del bel piè stampa l’arena,
dove quel rio da cavernosa vena
sbocca di grembo al monte, al piè gli balza.
Mira, o Tirsi, colá come lasciva
or bagna il suo bel viso ed or le piante
ne l’onda cristallina e fuggitiva.
I’ giurerei che quella rupe amante
è di lei fatta, e quella fonte viva
è di pianto amoroso onda stillante.